Cosa sono le onde medie e quanto e perché sono state importanti, anche per la storia della radio italiana?
Il tema è stato affrontato in diretta su Zai.Time, la trasmissione partecipata dai ragazzi della rete di scuole di Zainet, nel corso della puntata odierna in diretta nazionale su DAB, streaming, FM e, ovviamente, anche in AM.
A parlarne Gianfranco Giudice, tecnico ed esperto delle frequenze AM, che si è presentato così ai microfoni di Zai.Time: “Mi definisco più che altro un pasticcione delle onde medie, spinto dalla passione!”.
Onde medie? Gli ascoltatori non mancano
Le onde medie hanno ancora degli ascoltatori? Giudice ha risposto così: “Le onde medie sono la prima banda utilizzata a livello mondiale. Le prime trasmissioni in onda medie sono iniziate intorno agli anni ‘20. Le onde medie sono il primo sistema in assoluto analogico di trasmissione di suoni e comunicati. Se ne sta parlando perchè la RAI ha deciso di smettere e chiuderle in quanto obsolete, invece chi ascolta le onde medie c’è sempre. Noi abbiamo registrato, con il nostro segnale, molte persone che di mattina e nel primo pomeriggio ascoltano le nostre frequenze”.
Radioamatori ed esperimenti
Fra curiosità e aneddoti personali il tecnico ha aggiunto: “Si può parlare addirittura con gli astronauti con un buon impianto ricetrasmittente e oggi è anche relativamente più semplice, soprattutto per i radioamatori. Qualcuno più svalvolato di me parla anche con gli ufo! Ci vuole moltissima pratica...”.
La storia delle onde medie e di Guglielmo Marconi
Sul valore culturale delle AM (gli altri paesi le stanno riaccendendo così come restano accese in Ucraina, dato che a causa della guerra stanno cadendo molti segnali, mentre l'Italia ha deciso di spegnerle) Giudice ha aggiunto: “Il mondo va avanti, ma io non riesco a staccarmi da questa tecnologia. Io abito in Piemonte e se vado in montagna, ai piedi del Monte Rosa, le frequenze medie continuano a funzionare laddove Internet e il cellulare non funzionano. In casi di emergenza le onde medie offrono il loro supporto. In più siamo la patria di Guglielmo Marconi, vogliamo mantenere almeno un segnale e un simbolo, con la Rai, per mantenere il ricordo? Anche il calcio per decenni è stato trasmesso solo su onde medie, senza dover pagare una connessione. C’è tutto un fascino legato alla radio e alle onde medie e alla loro storia”.
Sul centro di Siziano, dove c’è l’antenna dalla quale trasmette anche Zainet, infine Guidice ha dichiarato:“E’ un centro nato nei primi anni ‘30 con una potenza molto elevata e il nostro segnale RAI arrivava oltre la Scozia, soprattutto la sera. All’interno c’era un vecchio trasmettitore ormai dismesso che provvedeva a diffondere i programmi di Rai Radio 1. Ci sono ancora le antenne e una di queste è quella che utilizza Radio Zainet. A breve molto probabilmente sarà visitabile e si sta cercando di inserire questo centro trasmittente nel circuito del FAI(Fondo per l’Ambiente Italiano): c’è una petizione in corso per inserire questo impianto fra i cosiddetti luoghi del cuore”.
Una storia interessante sul tema è anche quella associata al Centro radio di Coltano: “Coltano fu un posto strategico per Marconi dove iniziò a fare i suoi esperimenti e sperimentò vari tipi di frequenze. La villa di Marconi è ora in disuso ed è un peccato che venga abbandonata perchè lì c'è la storia della radio. Il mondo va avanti, ma bisogna tenere uno sguardo al passato anche per evitare di commettere errori che si fanno quando non si tiene conto della storia”.