"Oggi parte l'operazione legalità contro i diplomifici per tutelare il buon nome di tutta la scuola italiana e di coloro che ci lavorano". Con questo tweet il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha annunciato l'inidizione di un concorso per l'assunzione di 146 ispettori che verifichino l'attività degli istituti superiori privati e paritari. Il tutto è partito da un'inchiesta di Tuttoscuola, che ha messo in evidenza come a seguito della Maturità 2023 siano stati assegnati 10 mila diplomi "sospetti" da parte di 92 scuole paritarie: 82 in Campania, 6 nel Lazio e 4 in Sicilia. Ciononostante, ad iscriversi in quelle scuole allo scoccare del quarto o del quinto, sono studenti provenienti da tutta Italia. È stato questo ad allertare il MIM.
Ovviamente, un diploma "sospetto" viene anche profumatamente pagato. Secondo il dossier di Tuttoscuola si tratta di un giro che vale ben 50 milioni di euro. Tali istituti registrano un bassissimo numero di iscritti per gli anni che vanno dal primo al terzo - a volte addirittura zero - per poi avere un boom di alunni a partire dal quarto anno. Ad attirare gli studenti è anche il fatto che spesso i docenti e la direzione di queste scuole sorvolano sull'obbligo di frequenza ai tre quarti del monte orario delle lezioni.
È bene ricordare che l'inchiesta riguarda appena il 2,2% degli istituti paritari, che in totale in Italia sono 1.423. Il MIM riconosce la loro importanza in un'ottica di sussidiarietà - specie per quanto riguarda le scuole primarie e dell'infanzia - e il ministro Valditara ha già annunciato la sua intenzione di aumentare i fondi per quegli istituti che se lo meritano per risultati e qualità dell'insegnamento.