Le classi pollaio sono un problema ben noto della scuola italiana, e un grave danno per l'apprendimento degli studenti e il lavoro dei docenti. Per questa ragione Livia Stella, insegnante di arte, ha deciso di travestirsi ironicamente da gallina, nella speranza di attirare l'attenzione del ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. La protesta ha avuto luogo lo scorso 9 luglio a Nervesa della Battaglia (TV); ad unirsi a lei, il marito e la sorella.
"Con classi sovraffollate è difficile, specie se ci sono studenti stranieri con problemi linguistici o ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento o bisogni educativi speciali" ha spiegato Stella a La Tribuna di Treviso. La professoressa ha presentato una petizione al MIM (firmabile qui), proponendo l'abbassamento del numero minimo di studenti per classe alle superiori da diciotto a sedici. In questo modo "si potrebbero ottenere ovunque classi da sedici ragazzi evitando così i “pollai”". Al momento, il limite massimo di ragazzi per classe è ventisette, ma spesso il vincolo non viene rispettato, creando gruppi di trenta alunni o più.
La petizione conta attualmente poco meno di 1.700 firme, ma Stella si è proposta l'obiettivo di portarne 2.500 a Valditara. Per la prof di arte, si tratta di una battaglia esistenziale per la scuola: "La posta in gioco è molto alta: il Ministero della pubblica istruzione e gli Uffici Regionali e Provinciali fino ad arrivare ai Dirigenti scolastici risparmiano sulla formazione dei ragazzi aumentando così la dispersione scolastica e un analfabetismo di ritorno molto pericoloso", scrive su Change.org.