Un anno di didattica alternativa: il bilancio
Redazione | 8 giugno 2023

Facciamo il bilancio sul tema della didattica alternativa al termine dell’anno scolastico con il Presidente dell’ANP Antonello Giannelli.

Quest’anno ci sono stati passi avanti sul tema della didattica alternativa?

Se per alternativa intendiamo una didattica innovativa sul modello gentiliano, si procede in modo molto lento perché si tratta di un processo culturale e di mentalità. Si sta lavorando in questa direzione. Anche alcuni dei finanziamenti del Pnrr stimolano un rinnovamento da questo punto di vista ma è presto per giudicare i risultati.

 

Voi come Anp avete lavorato quest’anno su questo concetto?

Lo facciamo in continuazione con eventi formativi, webinar e confronti ma non bisogna dimenticarsi che gli attori sono i docenti più che i presidi. E i docenti si possono raggiungere solo con uno sforzo coordinato da parte del Ministero o lasciando più autonomia alle singole scuole con corsi di formazione e aggiornamento. Ad oggi manca ancora un coordinamento generale per dare un’accelerata.

 

Il Pnrr sta prendendo forma?

Sì ma bisogna tenere in considerazione le tempistiche (valutare i progetti, procedere agli acquisti ecc) e il fatto che l’innovazione tecnologica non può svoltare la mentalità. Le tecnologie sicuramente aiutano ma quello che va cambiato è il metodo di insegnamento.

 

Quali sono stati i laboratori più gettonati dalle scuole nei progetti Pnrr?

Si sta cercando di acquistare attrezzature che favoriscano il cambio di mentalità: pareti touch sensible, dispositivi di realtà aumentata e virtuale… tutte tecnologie che mirano a un maggior coinvolgimento dello studente per immergerlo in ciò che si studia. Tutto ciò è molto utile se andasse di pari passo con un cambio di mentalità e di metodo di insegnamento.