Il liceo del made in Italy vedrà a breve l'approvazione in Consiglio dei Ministri. Intanto il sottosegretario all'istruzione Paola Frassinetti, in un'intervista al quotidiano Libero, ha spiegato l'importanza della creazione di questo nuovo liceo fornendo alcuni dettagli interessanti. Soffermiamoci dunque sulle sue dichiarazioni.
Liceo del made in Italy: un indirizzo capace di formare la classe dirigente
"Nel nostro Paese ci sono tante filiere d’eccellenza: alimentari, artigianali, meccaniche. Pensiamo ad esempio a tutto il settore dell’agroalimentare o della moda. Eppure nel panorama della formazione manca un indirizzo capace di formare una classe dirigente che si occupi di valorizzare, tutelare e promuovere il Made in Italy, con un taglio rivolto soprattutto al marketing imprenditoriale". Proprio lo studio delle dinamiche del commercio internazionale, con materie come "Marketing", "Economia e gestione delle imprese del made in Italy", "Modelli di business nella moda, nell’arte e nell’alimentare", e infine "Made in Italy e Mercati internazionali" saranno al centro di questo nuovo modello di liceo, in programma a partire dall'anno scolastico 2024/2025. Il sottosegretario continua spiegando: "Con questo nuovo liceo noi puntiamo ad ampliare l’offerta formativa. Gli istituti tecnici e professionali continueranno a svolgere quella che è sempre stata una funzione più operativa delle filiere del Made in Italy. Questo liceo non andrà a cozzare, ad esempio, con gli istituti di agraria o con le scuole di moda. Come ho detto, l’idea è di formare i manager del futuro, che interagendo con i tecnici formati dalle altre scuole e con le imprese, possano aiutare a far crescere il marchio del Made in Italy nel mondo". Frassinetti si pronuncia poi sugli ulteriori insegnamenti da adottare, annunciando che ci saranno "due lingue straniere, per ragioni ovvie. Poi ci saranno materie giuridiche e anche economico geografiche". La presenza di quest’ultima disciplina è indubbiamente la più curiosa all'interno del piano di studi, su cui si è espressa la sottosegretaria: "Penso alla capacità di studiare sotto l’aspetto economico le varie regioni del mondo, per capire dove un determinato prodotto Made in Italy possa essere commercializzato. Infatti accanto alle materie che ho elencato prima ci sarà anche il marketing che avrà molta importanza. E poi si studierà la filosofia, materia che aiuterà a dare agli studenti la capacità di avere una visione d'insieme". Attendiamo dunque la prossima settimana quando "il ministro Urso presenterà in Consiglio dei ministri il ddl sul Made in Italy che contiene anche l’istituzione del liceo. Poi, ovviamente, toccherà al ministero dell’Istruzione e del Merito guidato da Giuseppe Valditara riempire di contenuti il prossimo corsi di studi".