Prima era solo un'idea, ora sta pian piano diventando realtà. Un mese fa, durante la 55esima edizione del Vinitaly di Verona, la Premier Giorgia Meloni aveva lanciato il liceo del made in italy. Ora, sarà presentata settimana prossima sul tavolo del Cdm la bozza del primo Ddl in materia.
Le idee e le disposizioni sul tavolo
A partire dall’anno scolastico 2024/2025, l’opzione economico sociale del liceo delle scienze umane confluirà nel nuovo percorso liceale Made In Italy, ferma restando, per le classi successive alla prima, la prosecuzione ad esaurimento dell’opzione economico sociale. L'obiettivo resta quello di acquisire specifiche competenze, abilità e conoscenze riguardanti:
1) Principi e strumenti per la gestione d’impresa
2) Tecniche e strategie di mercato per le imprese del Made in Italy
3) Strumenti per il supporto e lo sviluppo dei processi produttivi e organizzativi delle imprese del Made in Italy
4) Strumenti di sostegno all’internalizzazione delle imprese dei settori del Made in Italy e delle relative filiere
Verrà inoltre istituita la Fondazione denominata "Imprese e competenze" con il compito di promuovere il raccordo tra le imprese e i Licei del made in Italy al fine di diffondere la cultura d’impresa del made in Italy tra gli studenti e favorire iniziative mirate ad un rapido inserimento degli stessi nel mondo del lavoro, contribuendo alla promozione di percorsi per l’orientamento professionale nei settori più trainanti e promettenti dell’economia, alla progettazione, nel rispetto dell’autonomia scolastica, di attività didattiche e professionali dedicate al Made in Italy. Per la costituzione e il funzionamento della fondazione è autorizzata la spesa in conto di capitale di 10 milioni di euro per l’anno 2024 e 10 milioni per il 2025. Al fine di contrastare la dispersione scolastica e promuovere la specializzazione professionale verrà poi istituito il "Programma di Risparmio e Investimento per l'Istruzione e la Formazione Avanzata". Il Programma ha l’obiettivo di agevolare il risparmio e l’investimento destinato a sostenere le spese per l'istruzione secondaria e terziaria e la formazione professionale avanzata delle nuove generazioni. Infine, allo scopo di favorire il passaggio di competenze e di abilità tra generazioni, i lavoratori pensionati verranno assunti per fare da tutto ai givani. I datori di lavoro privati, infatti, possono stipulare tra il 1 gennaio 2024 e il 31 dicembre 2024, con un lavoratore andato in pensione da non oltre due anni, un contratto di durata massima di 24 mesi, in forza del quale quest’ultimo si impegna a svolgere, presso l’azienda, attività di tutoraggio, per un massimo di 60 ore mensili, in favore di giovani, di età inferiore a 30 anni. Il limite di età è elevato a 35 anni qualora si tratti di giovani laureati. Il contratto di tutoraggio non si configura come un rapporto di lavoro dipendente e comunque viene escluso dall’applicazione delle “disposizioni sul licenziamento” dell’articolo 18. La remunerazione corrisposta al pensionato per l’attività di tutoraggio non concorre alla formazione di reddito ai fini Irpef e non è assoggettato a contribuzione previdenziale, sino ad una soglia massima percepita di 15.000 euro l’anno.
La giornata del Made in Italy
Il governo, inoltre, intende istituire la Giornata nazionale del Made in Italy, il 15 aprile al fine di "celebrare la creatività e l’eccellenza italiana presso le istituzioni, le scuole di ogni ordine e grado e i luoghi di produzione". La giornata non ricorrerà come festa nazionale e per celebrarla lo Stato, le regioni, le province, le città metropolitane e i comuni promuoveranno iniziative finalizzate alla promozione della creatività in tutte le sue forme e alla difesa e alla valorizzazione del Made in Italy.