Piovono le critiche sul nuovo logo del Ministero dell'Istruzione e del Merito, presentato ieri 16 maggio. Il simbolo - la cui adozione si è resa necessaria in vista del cambio del nome del dicastero, come voluto dal Governo Meloni - si presenta con la sigla MIM in bianco, su uno sfondo azzurro. Sulla "i" svetta un puntino rappresentato dalla bandiera italiana.
Gli utenti di internet hanno immediatamente bocciato il logo, ritenuta visivamente poco accattivante e decisamente non in linea con le grafiche utilizzate nella comunicazione digitale di oggi. A tal proposito non manca la risposta ironica dell'ex ministro dei trasporti Danilo Toninelli: "Bellino dai il logo. Lo avete fatto con Windows 95?". Il giornalista Fabio Salamida lo considera "Il logo più brutto della storia dell'umanità". Tra i commenti social c'è anche chi rivede nelle due M una stilizzazione dei fasci littori, simbolo del regime fascista. "MIM-cul-pop", sentenzia qualcuno, richiamando il ministero della propaganda del Governo Mussolini.
Ma le critiche non sono limitate alle scelte stilistiche del simbolo. In un editoriale su Domani, Christian Raimo sottolinea la mancanza di trasparenza sulla selezione del logo, in barba al nome stesso del dicastero. "Per il simbolo della Repubblica ci fu un grande concorso pubblico, qui non è stata nemmeno chiarita la forma della commissione e non c’è stata la minima trasparenza sul processo di selezione delle immagini", scrive il giornalista.
Dopo la pioggia di critiche è arrivata un'improvvisa smentita da parte del Ministero dell'Istruzione e del Merito. In un comunicato viene specificato che quella adottata ieri è «una grafica creata per i canali social, il cui utilizzo sarà temporaneo, fino al prossimo 22 maggio, e limitato a due soli eventi che vedono la partecipazione del Mim». Non ci resta pertanto che aspettare la prossima settimana, con la speranza che il nuovo logo sia migliore di quello temporaneo.