Tutti o quasi tutti in Italia sono capaci di nominare uno o più strumenti mediatici adatti alla lettura e alla comprensione della realtà circorsante. Pochi però sono a conoscenza di una guida pratica in grado di orientare il proprio senso critico nel vasto campo dell'informazione mediatica. La media literacy, alfabetizzazione mediatica, corrisponde perfettamente a questo scopo, in quanto strumento indispensabile atto a orientare le vecchie e nuove generazioni su un uso consapevole e responsabile dei media e a informare sui metodi sottesi alla creazione dei contenuti mediali stessi. Leggere e orientarsi sui media significa infatti leggere e orientarsi sulla realtà che ci circonda, discernere il vero dal falso grazie all'appropriazione di contenuti digitali ritenuti validi. Sono soprattuto le nuove generazioni, i nativi digitali, a dover beneficiare di uno strumento così essenziale come la media literacy, proprio perché totalmente immersi in uma miriade di linguaggi mediatici differenti, e nell'ambito educativo è il settore scolastico a dover intraprendere per primo un'efficace percorso di media education.
Media literacy in Europa: dai primi progetti...
Media literacy e media education, due facce della stessa medaglia, hanno visto negli anni numerose iniziative in ambito europeo, nel tentativo di sensibilizzare il tessuto sociale sulla lettura critica e ragionata dell'informazione, tra cui: il Programma MEDIA 2007, con il quale si ribadisce l’importanza della media literacy e in particolare le attività concernenti il cinema e i festival (in collaborazione con le scuole) che coinvolgono i giovani e i ragazzi; la conferenza europea sulla Media literacy del 2008, finalizzata all'esplorazione delle politiche europee di coinvolgimento attivo dei cittadini in ambito mediatico, e il progetto Emedus, uno studio finanziato e commissionato dalla Commissione europea per il biennio 2012-2013 con l'obiettivo di analizzare i metodi di media education adottati dai diversi paesi europei. Il progetto è direttamente collegato all'Eurispes, ente privato operante nel campo della ricerca politica, economica e sociale, da anni promotore del Progetto "Media Literacy" che forma i docenti abilitati nell'educazione dei giovani studenti alla media literacy.
...a quelli successivi
La situazione attuale vede il sostegno dell'Unione europea al settore dei mezzi di informazione mediante l'avallo di numerosi progetti, come il bando "Media Literacy" del 2022, nell’ambito della sezione Transettoriale del programma Creative Europe 2021-2027. Tale bando ha lo scopo di promuovere un ambiente pluralistico dei media e di incentivare le pratiche di alfabetizzazione mediatica dei cittadini, così da garantire un'efficace contrasto alla disinformazione e alla diffusione di notizie false. Oltre a ciò dal 2019 la Commissione europea ha disposto la Settimana europea dell'Alfabetizzazione Mediatica, per sottolineare l'importanza sociale della media literacy e mettere in evidenza le iniziative e i progetti dell'Unione europea al riguardo. L'edizione 2022, tenutasi dal 24 al 28 ottobre, ha avuto come tema principale "L'alfabetizzazione mediatica in tempi di crisi: promuovere la fiducia e la coesione", per rimarcare l'importanza della media literacy per la fiducia e la coesione nella società. Infine recentissima iniziativa, sempre da parte della Commissione europea, è l'istituzione di sei nuovi hub contro la disinformazione. Tali hub saranno attivati a partire dal 2023 all'interno dell'EDMO (Osservatorio europeo dei media digitali), piattaforma indipendente per verificatori di fatti e ricercatori accademici il cui scopo è quello di combattere la disinformazione.
Vantaggi
L'efficace sviluppo di competenze di media literacy in tutte le fasce della popolazione garantisce dunque un quid maggiore irrinunciabile in un mondo sempre più in evoluzione, in quanto la lettura di informazioni, news e fatti veicolati dalle nuove tecnologie costituisce una parte integrante del nostro modo di vivere e da cui ricaviamo il modo di interpretare la realtà che ci circonda.