Questi sono solo alcuni dei whatsapp che ho ricevuto dai ragazzi che hanno partecipato ad Ability Garden, un modello di inclusione lavorativa dedicato alle persone con disabilità, fondato sull’approccio delle capabilities e della valorizzazione delle abilità, al di là del percorso scolastico. Loro, come tanti altri, hanno passato gli anni di scuola con l’insegnante di sostegno, hanno completato il percorso scolastico incrementando le competenze, avviando delle relazioni sociali, acquisendo molte nozioni, ma una volta usciti dal percorso scolastico hanno vissuto la frustrazione di non riuscire ad accedere al mondo del lavoro. Servirebbe uno spazio intermedio tra la scuola e il lavoro o forse sarebbe utile poter impegnare il PCTO lavorando sulle abilità. La motivazione, l’aspirazione, l’autodeterminazione non sono termini astratti e infatti li ritroviamo nelle ricerche degli ultimi venti anni sulla Qualità della Vita tra i Fattori, i Domini gli Indicatori; sono misurabili e, dal momento che oggi quasi tutte le aziende hanno una divisione interna dedicata alla Diversità e Inclusione, noi di Ability Garden vogliamo certificare le abilità professionali dei giovani con disabilità lavorando per periodi che vanno dai tre ai sei mesi, per poter poi profilare la risorsa e sottoporla all’attenzione delle aziende.
Loro, come tutti, fanno parte di quel bacino di risorse che partecipano all’economia del Paese con il loro contributo se correttamente inserite e la Responsabilità Sociale d’Impresa prevede questo impegno. In tutto questo e per un’evoluzione sociale e culturale, la scuola ha un ruolo fondamentale condividendo azioni e strumenti con il mondo imprenditoriale affinché si raggiungano obiettivi misurabili.