Incontro Alessia Ruzzeddu, responsabile della struttura Diversity, Equity & Inlcusion di Autostrade per l’Italia che ha terminato da poco la sua giornata lavorativa in smart working e nonostante il temporale che persiste su Roma mi raggiunge in redazione.
Autostrade per l’Italia (ASPI) nel 2021 ha costituito una Struttura dedicata alle policy di Diversità, Equità e Inclusione che coordini.
Sì, siamo da tempo in piena trasformazione. La società ha voluto ampliare il concetto tradizionale di “sostenibilità” non solo ambientali, ma anche e soprattutto sociali e culturali. Il nostro modello di Policy DE&I vuole valorizzare tutte le declinazioni di diversità e diffondere in azienda una cultura realmente aperta all’inclusione. Tra gli obiettivi che hanno priorità per noi vi è quello di costruire un contesto aziendale favorevole, rispettoso e finalizzato a garantire lo sviluppo di tutte le persone.
Per questo vi siete dotati di un decalogo antimolestie per la vostra comunità aziendale e siete attivi anche con altre iniziative. Il 25 novembre in occasione della Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne, avete realizzato un evento con gli studenti.
Abbiamo portato una rappresentazione teatrale, centrata sul contrasto alla violenza di genere, in una scuola del Municipio IV. l’Ist. Croce Aleramo. Abbiamo scelto due monologhi tratti dal testo di Pina Debbi 1522 No violenza sulla donna centrati sul fenomeno dello stalking e della violenza domestica, interpretati da Tiziana Sensi e Francesca Innocenti con la partecipazione della d.ssa Maria Grazia Aurilio, psicologa, per aprire un confronto con gli studenti. I ragazzi ci hanno restituito molto, in termini di consenso, intervenendo con domande e chiedendoci di organizzare altri incontri su questi temi.
ASPI ha diversi programmi nelle scuole e università.
Nelle scuole portiamo i nostri maestri di mestiere che raccontano la trasformazione di un business, come quello autostradale, che grazie alla tecnologia evolve e si diversifica: stiamo investendo in una infrastruttura intelligente capace di far viaggiare veicoli a guida autonoma che nel 2030 rappresenteranno il 50% del parco auto circolante; stiamo arricchendo l’infrastruttura di colonnine di ricarica elettrica; e ci diversifichiamo arrivando a gestire non solo il traffico autostradale ma in modo integrato e sostenibile anche la mobilità urbana. Lo facciamo anche grazie all’aiuto di molte più donne che scelgono percorsi universitari cosiddetti STEM che proviamo ad ispirare proprio dalle aule scolastiche dove portiamo le nostre Role Model per raccontare la loro esperienza.
E con le Università?
Abbiamo creato una piattaforma di conoscenza condivisa che abbiamo chiamato Autostrade del Sapere. Un luogo dove insegnare ed imparare al tempo stesso, facendo sistema con le eccellenze del paese in uno scambio di competenze continuo. Autostrade del Sapere è per noi un’infrastruttura immaginaria, parallela a quella fisica che gestiamo tutti i giorni, attraverso la quale educare le nuove generazioni, coltivare i nostri mestieri, farne crescere di nuovi.