Alla vigilia del ritorno in classe, i giovani reporter della rete di Zai.net hanno intervistato il Presidente Nazionale dell'ANP (Associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola) e dirigente tecnico MIUR Antonello Giannelli, in diretta nazionale all’interno della trasmissione radiofonica Zai.time. Ecco il suo giudizio sulla ripresa del nuovo anno scolastico.
Come valuta il lavoro preparatorio per la ripresa della scuola?
Ci sono luci e ombre. Per quanto riguarda le luci, ho apprezzato lo sforzo del Ministro per aver coperto la maggior parte delle cattedre; molto bene anche la Super App per controllare il certificato verde. Ritengo positiva anche l’estensione dell’obbligo di green pass a tutte le persone che devono accedere ai locali della scuola. Le ombre sono principalmente del passato e hanno a che fare con criticità difficilmente superabili, come il trasporto pubblico locale e la necessità di scaglionare gli ingressi. Sono assolutamente contrario a questa scelta non rispettosa dei tempi di vita e dei bioritmi dei ragazzi. Anche le classi sovraffollate rappresentano un problema difficile da risolvere, perché ha a che fare con l’edilizia. Un’altra criticità è inerente alla disponibilità di collaboratori scolastici: sarebbe opportuno dotare le scuole di almeno una persona in più per effettuare i controlli.
È stato giusto pretendere il ritorno in presenza a tutti i costi?
Sì, sono d’accordo con il punto di vista del Ministro e metterei questo aspetto tra le luci. Il Governo ha preso una posizione netta e decisa che colloca la scuola al centro della società.
Siete stati coinvolti dal Ministero?
A livello di Ministero siamo stati interpellati continuamente; per quanto riguarda i decreti legge, ne abbiamo potuto vedere il testo solo una volta pubblicati in Gazzetta Ufficiale senza quindi poter offrire il nostro contributo.
Zai.net porta l’alfabetizzazione ai media all’interno delle scuole da oltre 20 anni. A che punto sono le scuole in questa direzione?
L’attenzione ai media, nelle scuole c’è. Il Piano Nazionale per la Scuola Digitale è operativo da anni e in molte scuole sono presenti i dispositivi idonei. Certo, si potrebbe fare sempre di più, ad esempio sfruttando lezioni più partecipate grazie allo sfruttamento dei media che contribuirebbero a coinvolgere di più l’attenzione dei ragazzi.