Liceo Ripetta, la Preside a Zai.net: "Ecco come includiamo gli studenti transgender"
La "scuola dell'inclusione" aggiunge un'ulteriore iniziativa a favore del benessere dello studente e permette loro di scegliere il nome
Redazione | 25 febbraio 2021

Piccola rivoluzione quella attuata al Liceo Artistico "Via di Ripetta" di Roma, dove gli studenti transgender avranno l'opportunità di utilizzare in alcuni ambiti un nome diverso da quello anagrafico. Attualmente, le scuole ad adottare questo approccio sono solamente quattro, alle quali si aggiunge qualche ateneo.

Iniziativa lodata dal mondo della rappresentanza studentesca: "Ogni persona in transizione di genere deve essere riconosciuta con il nome che ha scelto" dichiara Michele Sicca della Rete degli Studenti Medi, "Abbiamo raccolto le testimonianze di chi ha avuto difficoltà con i propri docenti che si rifiutavano di riconoscerli col nome che avevano scelto, e queste difficoltà, se non risolte, possono portare anche all'abbandono scolastico".

Il regolamento

Il regolamento della "carriera alias" prevede la possibilità per lo studente "che dimostri di aver intrapreso un percorso psicologico e/o medico teso a consentire l'eventuale riattribuzione di sesso" di veder utilizzato il nome da lui scelto su documenti come il registro elettronico, il libretto e i quadri. "Non chiunque può cambiare nome, e non sugli atti ufficiali", precisa Anna De Santis, preside dell'istituto ai microfoni di Zainet, "Noi ci siamo limitati a supportare, assieme alle famiglie, lo studente che vive l'essere chiamato con un nome che non lo rappresenta come un imbarazzo, e che vuole riconosciuta questa sua piccola normalità".

Le parole della Dirigente

La dirigente scolastica, in esclusiva ai microfoni di Zai.net, si dichiara totalmente a favore della scelta intrapresa dalla sua scuola, che reputa "un atto di civiltà e di rispetto, per far sentire l'alunno in una condizione più serena". Questo è proprio l'obiettivo del Liceo "Via di Ripetta", che da anni fa dell’accoglienza e dell'inclusione - da ogni punto di vista –la sua bandiera. "Mi dispiace che si parli solo dell'iniziativa della carriera alias", confida De Santis, "Ogni diversità per noi è ricchezza, e il benessere dell'alunno è un obiettivo della scuola, di qualsiasi condizione si tratti".