Sono arrivata a Smirne sette mesi fa, nel profondo occidente turco. Affaccio sul mare, nella parte mediterranea del paese. Sono a otto ore di autobus da Istanbul. Ci sono molte similitudini con l’Italia.
Quali?
Le persone, simili per tradizioni ai nostri meridionali. Essendo stata spesso al Sud per le vacanze ho notato grandi somiglianze nell’accoglienza del prossimo e nell’importanza che viene data alla famiglia e al cibo. Ah, fanno molto chiasso.
Cosa stai studiando?
Proseguo gli studi scientifici iniziati in Italia, in particolar modo Fisica. Anche qui c’è una divisione tra studi umanistici e scientifici, ma per quanto riguarda il resto esistono grandi differenze.
Per esempio?
Passo nove ore al giorno a studiare, decisamente troppe. Vedo molti studenti turchi costretti a fare grandi rinunce dal punto di vista sociale, cosa che mi ha fatto rivalutare le scuole italiane. Inoltre c’è una grande differenza tra gli istituti pubblici e privati. Se vuoi un’istruzione di qualità devi propendere per la seconda opzione, con una larga parte della popolazione che ne resta esclusa.
Come vivi la città?
La città è gigantesca, è molto sicura di giorno anche se di notte bisogna prestare particolare attenzione in alcune zone. Parliamo di una realtà che conta quattro-cinque milioni di abitanti. Per andare da qualsiasi parte impiego almeno cinquanta minuti con i mezzi, vista anche l’alta mole di traffico.
Due pregi di Smirne?
Multietnica e bellissima.
La cucina?
Tanta carne e verdura. Devi abituarti al piccante, anche se la salsa yogurt aiuta. Tonnellate di burro. Dolci squisiti. Non c’è solo il kebab e si vede, avendo preso parecchi chili...
Come sono visti gli italiani in Turchia?
Ci ammirano molto per la nostra storia culinaria. Si considerano simili a noi. Tanti turchi scelgono le città italiane per studiare e fare esperienze all’estero. Ah, amano Al Bano e Romina!
Cosa vorresti fare nei restanti due mesi d’Erasmus?
Visitare Ankara e Istanbul, imparare a cucinare il kebab e apprendere al meglio la lingua turca, molto difficile.