GEAR, si conclude il progetto per l'uguaglianza di genere con la comunità Rom europea
Un lungo percorso di cui siamo stati partner, che ha utilizzato la radio come strumento di abbattimento di stereotipi e confini reali e virtuali
Redazione | 24 dicembre 2024

Giunge ai titoli di coda il progetto GEAR - Gender Equality and Antidiscrimination for Rom, finanziato dal programma CERV della European Commission e realizzato in Italia, Belgio, Romania e Bulgaria con l'obiettivo di promuovere la cultura della parità di genere. Mandragola Editrice e Zainet sono stati partner di questo progetto voluto da Arci Solidarietà che ha utilizzato lo strumento della radio come connettore e moltiplicatore delle tematiche affrontate nel corso del biennio: attraverso il network di amoRadio, le varie redazioni coinvolte hanno potuto realizzare podcast e trasmissioni radiofoniche per superare confini, stereotipi e barriere.

Dopo una prima fase dedicata alla promozione e alla sensibilizzazione di operatori e operatrici alla parità di genere, incentrata sui temi del contrasto allo sfruttamento economico del lavoro e al rafforzamento del ruolo della responsabilità familiare per migliorare la condizione delle ragazze, il progetto è entrato nel vivo con i laboratori sull'uguaglianza di genere. A Roma, dieci ragazzi e ragazze rom hanno partecipato a otto laboratori sui ruoli e gli stereotipi di genere, sul tema della cura e del desiderio, sulle loro idee e aspettative nel rapporto tra ragazzi e ragazze, sul proprio presente e futuro e sulla radio come strumento di cambiamento. Otto momenti con formatori e formatrici di Arci Solidarietà, Ponte Donna e Mandragola Editrice, che hanno inaugurato un percorso culminato nello scambio in Romania dove hanno conosciuto gli altri partecipanti coinvolti dai vari paesi.

In occasione della giornata internazionale di rom, sinti e caminanti, infatti, il progetto ha consentito ai partecipanti di ritrovarsi a Sibiu per 4 giorni: 40 ragazzi e ragazze provenienti da Italia, Belgio, Romania e Bulgaria si sono confrontati su diritti, diversità e stereotipi sulla comunità rom. In particolare, il workshop ha consentito di definire insieme il piano editoriale della radio del progetto, con l’impegno di unire le voci contro il razzismo e le disuguaglianze, per formare veri e proprii attivatori e attivatrici di cambiamento. Nasce qui amoRadio: "Amor" come amore e anagramma di "Roma", rom in inglese. Per contrastare pregiudizi e discriminazioni e ridare voce a chi viene spesso raccontato senza potersi mai narrare.

Al rientro dal viaggio, la redazione romana ha dato continuità al proprio impegno, incontrando le varie comunità territoriali attigue al campo Cadoni, con l'obiettivo di abattere le barriere attraverso la radio: la redazione romana di amoRadio ha incontrato i partecipanti del Polo Ragazzi Magliana Marconi, del Polo Ragazzi Trullo Portuense, del CAG luogo comune e del CAG I Ragazzi del Muretto. Le attività "peer to peer" del progetto si sono concluse con la registrazione di una puntata speciale al CAG I Ragazzi del Muretto in occasione della giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, analizzando espressioni come "gender pay gap", diffusione non consensuale di immagini intime e "mansplaining".

L'11 dicembre a Villa Altieri a Roma, il progetto si è concluso con un'interessante conferenza internazionale, che ha intrecciato voci istituzionali, storie di attivisti e attiviste e le esperienze dei partner da Italia, Bulgaria, Romania e Belgio. Un momento di incontro tra prospettive e impegni comuni per l'empowerment dei più giovani e per il contrasto alle discriminazioni strutturali.