La scuola non è solo il luogo dove si apprendono le conoscenze che costruiranno gli adulti del futuro, ma è anche il luogo dove si imparano la collaborazione, il rispetto e l'ascolto, dove si prende coscienza dei propri punti di forza e, a volte, delle proprie passioni. Per questo la dispersione scolastica, seppure in calo, è un fenomeno preoccupante e che necessita di essere combattuta.
Fondazione Media Literacy con i suoi laboratori, finanziati dal PNRR – Investimento 1.4: Contrasto dispersione e sostenuti dalla Fondazione stessa, si pongono come obiettivo tenere le scuole aperte il pomeriggio per scoraggiare la dispersione e rendere la scuola un luogo dove esprimere le proprie emozioni e scoprire nuove passioni.
I laboratori di Fondazione Media Literacy
Gli studenti saranno guidati e accompagnati durante tutto il percorso dai giornalisti professionisti della Fondazione, che faranno da mentori ai ragazzi in un percorso alla scoperta delle loro potenzialità. Dopo l'orario scolastico le aule cambieranno sembianze e si trasformeranno in una vera redazione radiofonica, con mixer e microfoni che saranno proprio i ragazzi ad utilizzare. In una prima fase i giovani affronteranno tematiche importanti come l' alfabetizzazione ai media, ovvero la Media Literacy, l'identificazione delle fake news, l'importanza del fact checking e la lettura consapevole delle notizie; tutto ciò secondo il metodo del learning by doing in cui la Fondazione crede fermamente e che utilizza da anni per rendere i ragazzi i veri protagonisti dei laboratori.
Saranno proprio i ragazzi a creare da zero i loro podcast: dalla scelta della tematica alla raccolta delle informazioni, dalla scrittura del testo alla registrazione, fino alla post produzione, al montaggio e alla pubblicazione.
Così la scuola diventa un luogo di aggregazione, di apprendimento di competenze e conoscenze utili in futuro e perché no, di divertimento. Ma soprattutto diventa un luogo sicuro dove esprimere le proprie emozioni, collaborare con i coetanei, scambiare idee e pensieri, scoprire una passione attraverso il sostegno del gruppo. Infine, è un mezzo di riscatto per molti adolescenti per costruire una rete inclusiva e consapevole.
Al termine del percorso gli studenti si vedranno riconosciute le ore di PCTO e potranno ripercorrere il lavoro svolto riascoltando le loro voci mentre parlano di ciò che più li ha appassionati, che si tratti di cinema, sport, musica, notizie dal mondo o scienza.