Prosegue il viaggio di “Rinate – Oltre il femminicidio”, la nuova mostra di Stefania Prandi che coinvolge undici scuole secondarie di primo e secondo grado in tutta Italia. Il progetto, promosso dall’associazione Rea (Reagire alla Violenza), in collaborazione con Fondazione Vodafone e Fondazione Media Literacy, si pone l’obiettivo di portare negli istituti delle testimonianze concrete di lotta agli stereotipi negativi e alle giustificazioni dirette o indirette delle violenze di genere.
Ieri, martedì 8 ottobre, l’I.I.S.S. “R. Lotti – Umberto I” di Andria ha ospitato una tappa del tour nazionale di “Rinate – Oltre il femminicidio” in cui sono intervenute: Beatrice Fraschini, una delle donne protagoniste della mostra; Silvia Belloni, avvocata e presidentessa di Rea; Daniela Poggio di Rea; Lidia Gattini, segretaria generale di Fondazione Media Literacy e Chiara Di Paola di Fondazione Media Literacy e moderatrice dell’incontro. Un momento di confronto e di dibattito a cui hanno preso parte le studentesse e gli studenti del “Lotti – Umberto I”.
«Ritengo sia importantissimo promuovere iniziative come questa nelle scuole – spiega Pasquale Annese, dirigente scolastico dell’I.I.S.S. “R. Lotti – Umberto I” –. Sono occasioni uniche per gli studenti, che hanno la possibilità di ascoltare e fare tesoro di storie che riguardano la nostra quotidianità e in cui, purtroppo, ci si imbatte troppo spesso. Non dimentichiamo, infatti, che la scuola è chiamata a formare cittadini corretti e coscienziosi».
La mostra “Rinate – Oltre il femminicidio” racconta, attraverso la tecnica del fotogiornalismo collaborativo, la storia di quattro donne – Azadè, Beatrice, Laura, Marina – sopravvissute al femminicidio. Attraverso i ritratti di queste donne, le foto di oggetti e le loro parole, prende forma il racconto dei meccanismi della violenza maschile. Dopo la tappa ad Andria, unica in Puglia, la mostra sarà ospitata a Roma, Torino, Vimercate, Seregno, Bologna e Parma.