Dopo Bologna, Parma, Chieti e Roma, quest'anno il progetto di Fondazione Media Literacy dedicato alle Pietre d'Inciampo – il laboratorio scolastico che unisce ricerca d’archivio e creatività radiofonica per attivare la memoria delle deportazioni nazifasciste nei lager – approda a Mornese e Ovada, in provincia di Alessandria.
Le Pietre d’inciampo, ideate dall’artista berlinese Gunter Demnig, consistono nell’incorporare nel selciato stradale della città, davanti alle ultime abitazioni delle vittime di deportazioni, piccoli blocchi in pietra ricoperti con una piastra di ottone su cui sono incisi il nome della persona, l’anno di nascita, la data, l’eventuale luogo di deportazione e la data di morte, se conosciuta. A Mornese, affascinante borgo di nemmeno ottocento abitanti arrampicato nelle estreme propaggini collinari dell'Alto Monferrato, ne sono presenti ben tredici.
L'edizione 2023 - intitolata “Inciampi, Voci e Memorie. Le Pietre d’Inciampo a Mornese” - coinvolge la Scuola Media secondaria di primo grado di Mornese (classi prima e seconda) e l’Istituto di Istruzione Superiore Liceo Scientifico Carlo Barletti di Ovada (due classi terze). Il percorso è partito con un primo incontro per la presentazione del progetto e la consegna dei radio kit alle due scuole: la ricerca, l’analisi e la raccolta dei materiali e delle testimonianze inerenti le persone ricordate dalle Pietre d’inciampo, permetteranno a ragazze e ragazzi di portare a compimento la scrittura e la sceneggiatura di due podcast radiofonici diffusi poi sul territorio e a livello nazionale sulle piattaforme di streaming e sulle frequenze del ML Network.
Le ragazze e ragazzi delle Medie di Mornese daranno voce alle vite delle tredici Pietre d'Inciampo in un racconto corale sviluppato con la forma del radiodramma, mentre le classi dell'Istituto Superiore di Ovada realizzeranno una serie di reportage audio che racconteranno il loro Viaggio della Memoria, che prevede la visita ai quattro musei ebraici di Milano, Trieste, Ferrara e Roma.