Chi l’ha detto che i giovani non leggono i libri? I dati dell’Istat prima della pandemia parlano chiaro: tra i 15 e i 17 anni sono il 54,1% e tra gli 11 e i 14 anni il 56.6%, anche se distribuiti in maniera disomogenea, i ragazzi e le ragazze che leggono.
Un capitolo a parte (per restare in tema!) si è aperto con l’arrivo della pandemia: durante la prima fase dell’emergenza la lettura ha accompagnato le giornate di più di sei persone su dieci, rappresentando così la terza attività svolta nel tempo libero subito dopo la visione della televisione e i contatti con amici e parenti per telefono o tramite videochiamate. E adesso che l’emergenza sta rientrando come si sta evolvendo la relazione dei giovani con la lettura? Nonostante una predilizione ancora netta per le edizioni cartacee dei libri, c’è da sottolineare anche come gli stessi dati mostrano quanto gli adolescenti preferiscano passare il proprio tempo con i dispositivi digitali piuttosto che un libro. Rispondere che anche quando si passa del tempo sui social si sta effettivamente leggendo non funziona: l’insieme di abilità e l’attenzione che servono per elaborare i concetti nella scrittura in forma lunga sono ben diversi da quelli di un messaggio su Whatsapp (sempre più spesso trasformato in messaggio vocale) o del copy di un post su Instagram o TikTok.
Proprio tenendo in conto questo panorama e questi dati è nato il progetto Giovani protagonisti dell’editoria, finanziato dalla Regione Lazio, che vedrà protagonisti 50 studentesse e studenti provenienti da due scuole, il Liceo Ripetta di Roma e il Liceo Classico Giosuè Carducci di Cassino. Il progetto, tra i vincitori del bando Formazione e cultura: valore cultura e produzione letteraria ha come obiettivo la promozione della lettura partecipata e la formazione dei ragazzi e delle ragazze nell’ambito editoriale, grazie a dei workshop mirati alla realizzazione di podcast e testi per il web oltre che a una serie di incontri con esperti e professionisti della comunicazione. Le tematiche che verranno affrontate negli incontri spazieranno dallo sport e turismo alle nuove frontiere della comunicazione, passando per l’importanza delle relazioni per la crescita e la formazione dell’individuo, la lotta di contrasto al caporalato e alla contraffazione.
In un momento storico in cui la partecipazione dei giovani alla vita pubblica e politica è più necessaria che mai (e anche la più massiccia degli ultimi anni) è più che mai fondamentale che i ragazzi e le ragazze siano preparati e possano riflettere sulle forme e sulla qualità della democrazia avendo a disposizione tutti gli strumenti necessari per rendere costruttivo il dibattito di cui sono - volenti o nolenti - i diretti protagonisti.