È tornata a scuola dopo quindici lunghi giorni Rosa Maria Dell’Aria, docente dell’istituto industriale Vittorio Emanuele III di Palermo. L’11 maggio era stata sospesa dall’insegnamento per due settimane con tanto di dimezzamento dello stipendio. Le cause? Mancata vigilanza sull’operato dei suoi alunni: questi ultimi hanno realizzato un video per la Giornata della Memoria, nel quale è stato presentato un parallelismo tra le leggi razziali del 1938 e il Decreto Sicurezza (entrato in vigore recentemente). Il video non contiene alcun tipo di insulto nei confronti del governo o di un ministro, nè tantomeno esprime una preferenza nei confronti di un partito; i ragazzi si sono infatti limitati ad un interessante confronto fra passato e presente, fornendo molti spunti di riflessione.
L’impatto mediatico della notizia ha portato con sè un’ondata di indignazione da parte di docenti e studenti di tutta Italia, che si è tradotta in manifestazioni e proteste. In particolare ha riscosso molto successo il Teacher Pride, un’iniziativa lanciata dagli insegnanti del Liceo Anco Marzio di Ostia. Questi, infatti, si sono subito sentiti in dovere di mostrare la loro soliderietà alla docente coinvolta, invitando tutti i cittadini (in particolare studenti e professori) a leggere gli articoli 21 e 33 della nostra Costituzione il 21 maggio alle ore 11:00. Perché proprio questi articoli? Perchè i provvedimenti presi nei confronti di Rosa Maria Dell’Aria vanno a intaccare dei princìpi importantissimi espressi proprio negli articoli 21 e 23: la libertà d’espressione, di parola e insegnamento.
“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione” (estratto dell’art. 21)
“L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento” (estratto dell’art. 33)
C’è da dire che il Teacher Pride ha avuto un notevole successo, grazie anche al lavoro che hanno fatto gli studenti sui social e ai docenti che sono riusciti a spargere la voce un po’ ovunque. L’immagine del Liceo Anco Marzio alle 11:00 dello scorso martedì, nel bel mezzo della ricreazione, è stata emozionante e coinvolgente: nei cortili delle sedi centrale e succursale, si sono riuniti decine di docenti e studenti che hanno intonato in coro i due articoli e sono in seguito intervenuti sulla questione, ribadendo la necessità di poter parlare (attenzione, non fare) di politica ed esprimere qualsiasi idea liberamente. Nel pomeriggio il corpo docenti del Liceo ha preso di nuovo posizione in merito durante il Collegio dei Docenti, approvando un testo che ribadisce fermamente i concetti già espressi e invia ancora una volta un messaggio di solidarietà per la professoressa Dell’Aria.
Non si protesta solo ad Ostia, ma in tutta Italia: la voce di docenti e studenti si è unita in un unico grido di contestazione, sono stati in migliaia gli insegnati ad aderire all’iniziativa, integrando la lettura degli articoli con lezioni di cittadinanza e costituzione e dibattiti. Il Teacher Pride ha riscosso tanto successo da guadagnarsi diversi articoli su testate giornalistiche.