Novant'anni, una vita intera dedicata alla musica e alla sua inarrivabile poesia, un'arte espressa in un'infinità di capolavori e un fermo desiderio di guardare sempre avanti. Auguri di cuore a Ennio Morricone, artefice di colonne sonore che hanno segnato il corso del Novecento, accompagnando capolavori senza tempo, su tutti quelli del suo amico e compagno di scuola Sergio Leone.
Di Morricone mi ha sempre impressionato, oltre alla sua umiltà e alla sua semplicità, la sua capacità di trovare il tema giusto per ogni film, come se quelle note non potessero essere adattate a nessun altro contesto, come se fossero un vestito realizzato su misura, confezionato con l'abilità sartoriale di un maestro che, ancora oggi, dirige con un talento che lascia letteralmente a bocca aperta.
Mentre scrivo queste righe, ripenso alla Trilogia del dollaro, alla potenza emotiva di C'era una volta il West, alla denuncia storica e sociale di C'era una volta in America, al lirico amarcord di Nuovo cinema Paradiso e al fatto che la musica di sottofondo sia in realtà un personaggio in più, direi il principale, l'asse portante di una serie di trame già di per sé intense ma che dispiegandosi sulle note di quei gioielli acquistano una bellezza che senza non avrebbero mai potuto raggiungere.
Ennio Morricone è un uomo che ha donato tutto se stesso agli altri, contribuendo ad abbellirci la vita, a renderci felici, a fare di noi delle persone migliori. È, in poche parole, un gigante destinato all'immortalità, proprio come il suo amico e compagno Leone, e un giorno si rivedranno, lassù, e continueranno a scrivere, a sognare, a vivere, a creare meraviglia e a rendere tutti noi orgogliosi di essere italiani.