+++A TUTTI I RAGAZZI, DOCENTI, GENITORI E SIMPATIZZANTI CHE HANNO SCRITTO O LETTO ZAINET. A CHI, COME NOI, CREDE CHE I RAGAZZI DEBBANO MATURARE LA CONSAPEVOLEZZA CHE UNA CORRETTA FRUIZIONE DELL'INFORMAZIONE SIA ALLA BASE DI OGNI MODERNA DEMOCRAZIA+++
Pochi minuti della vostra attenzione tra un post e l'altro di Fb per raccontarvi una storia, dove non c'è castello, principe e il vissero felici e contenti.
Ci sono invece un gruppo di cooperative editoriali, il Governo e tanti piccoli giornali e periodici locali.
In questa storia accade che i fondi di sostegno all'editoria per il 2014 - che vengono dati l'anno successivo sulla base delle spese dell'anno precedente - sono a rischio.
Questo comporta che quasi tutte le cooperative editoriali andranno in perdita, molte che si erano indebitate per sostenere le spese dello scorso anno non potranno ripianare il debito.
Questo comporta che circa 3000 persone tra giornalisti e poligrafici rischiano di perdere il proprio posto di lavoro. Senza contare chi lo ha già perso.
Questo comporta che tante belle storie di piccola imprenditorialità potrebbero concludersi senza lieto fine. E che tante testate potrebbero scomparire.
Tra queste, anche Zai.net.
Per questo motivo vi chiediamo di diffondere quanto più potete l'appello?#menogiornalimenoliberi?, per chiedere al Governo il ripristino delle risorse per l’editoria del 2014 e per consentire finalmente l’avvio di una Riforma complessiva del settore che tagli gli sprechi e sostenga al tempo stesso la pluralità.
Taglio fondi editoria: a rischio 3000 posti di lavoro
E la chiamano libertà d'informazione
Il sostegno pubblico a giornali nazionali e locali potrebbe essere annullato, provocando la chiusura di tante cooperative
Chiara Falcone | 23 gennaio 2015