Un giorno a? Scienze sociali
Non chiamateci Azzeccagarbugli
Il corso di studi in Giurisprudenza è impegnativo: ci vogliono dedizione e tenacia. Ma quando si impara a conoscere la materia non si può fare a meno di dire che ne è valsa la pena
Stefania Di Fabio | 5 settembre 2013
Se state finendo la scuola superiore e avete deciso di iscrivervi a Giurisprudenza, preparatevi ad entrare in un mondo nuovo, affascinante, che tanto ha influenzato e continuerà ad influenzare la nostra società. E naturalmente ? ma questo vale per tutte le facoltà ? dovete entrare nell?ordine di idee che nulla sarà più come prima. Il mondo universitario è quasi un?altra vita: cambiano i ritmi, si fanno esperienze nuove, si incontrano persone nuove. Ed è bellissimo!
Vita da Studentessa universitaria
?Triste e solitaria? canta Simone Cristicchi, ma io per fortuna non lo sono! La mia giornata tipo inizia al mattino presto a causa della mia lontananza dalla sede centrale dell?università. Dopo il mio viaggio in treno di circa 40 minuti arrivo in dipartimento: qui i professori tengono numerosi corsi, sia al mattino, sia al pomeriggio, negli orari più diversi.
Non c?è quindi una giornata scandita da orari fissi come a scuola; nella mia facoltà poi non c?è l?obbligo di frequenza, quindi la scelta di seguire o meno le lezioni è molto soggettiva. Molti infatti pensano che sia superfluo, perché si trova tutto sul libro, mentre altri ritengono comunque fondamentale la spiegazione dei prof. In media, trascorro in università cinque ore al giorno. Poi torno a casa e sfrutto il tempo che mi resta per studiare. In serata corro al lavoro o esco con gli amici perché studiare va bene, ma non possiamo morire sui libri!
La bestia nera
Gli esami che più spaventano, anzi che terrorizzano i ragazzi del primo anno di Giurisprudenza sono due: Istituzioni di diritto privato e Diritto costituzionale, forse anche per le leggende raccontate dagli studenti che ci hanno preceduti. Sono esami particolarmente ?tosti?, impegnativi, prima di tutto perché sono tra i più importanti e propedeutici al resto del corso di studi, e poi perché affrontano numerosi argomenti chiave. La difficoltà è però anche un parametro soggettivo: io ad esempio ho trovato più semplice l?esame di Diritto privato rispetto a quello di Economia politica. Ma forse perché la matematica non è mai stata il mio forte! Quanto tempo prima iniziare a studiare? Non c?è una risposta univoca: varia a seconda degli studenti, delle capacità di apprendimento, della facilità con cui si riesce a imparare e a fare proprio il linguaggio giuridico.
Tra libri e convegni
Molti credono che chi sceglie Giurisprudenza sia condannato soltanto a studiare articoli su articoli a memoria, ma non è così! Anzi: pensate agli immensi volumi che bisogna leggere, approfondire e conoscere a menadito. Per riuscire a sopravvivere servono tanta tanta dedizione e forza di volontà. Ma soprattutto, per arrivare sani e salvi alla meta, dopo milioni di pagine studiate, serve un obiettivo; bisogna prefissarsi uno scopo che ci dia la voglia di lottare, qualcosa che un giorno potrà farci dire: ?Ne è valsa la pena!?. In ogni caso, non ci sono solo libri e lezioni; molto spesso alcuni professori scelgono, per integrare i propri corsi, di far intervenire degli ospiti: giuristi, avvocati, magistrati, che raccontano la loro esperienza in campo giuridico. I convegni sono molto interessanti e si seguono volentieri, perché si ha la possibilità di ascoltare studiosi e professionisti e conoscere le loro esperienze.
Una sede storica
La sede centrale dell?ex-facoltà di Giurisprudenza, che dopo la riforma dell?ateneo genovese fa parte della più ampia Scuola di Scienze Sociali, si trova in Via Balbi, al centro di Genova, vicino alla bella piazza Principe. Si tratta di un palazzo storico, monumentale e con interni bellissimi. Però ? c?è un però ? essendo storico è anche un po? vecchiotto, quindi non immaginatevi la super mega facoltà con tanti comfort. Certamente chi frequenta questo palazzo gode di un privilegio: non è da tutti essere fotografati dai turisti stranieri mentre c?è lezione! Oltre alla sede di via Balbi ci sono anche edifici più moderni, relativamente vicini, dove si tengono alcune lezioni. Abbiamo inoltre ben due biblioteche, ricche di testi e abbastanza grandi per studiare in tranquillità, da soli o ? perché no ? con le nuove amicizie strette durante il periodo di lezione.
3+2 o ciclo unico?
Il corso di studi in Giurisprudenza offre la possibilità di fare il percorso classico, con una laurea magistrale a ciclo unico della durata di cinque anni, ma si può anche decidere di spezzare con una triennale più una specialistica. Attenzione però: i 3+2 si differenziano molto dalla laurea magistrale: hanno degli obiettivi diversi dal percorso classico; quindi prima di scegliere leggete bene la presentazione e gli sbocchi professionali che offre ciascuno. In ogni caso, studiare a Giurisprudenza dà la possibilità di potersi rapportare ogni giorno con persone dotate di un grande bagaglio culturale che mettono a nostra completa disposizione. È una grande fortuna.
Vita da Studentessa universitaria
?Triste e solitaria? canta Simone Cristicchi, ma io per fortuna non lo sono! La mia giornata tipo inizia al mattino presto a causa della mia lontananza dalla sede centrale dell?università. Dopo il mio viaggio in treno di circa 40 minuti arrivo in dipartimento: qui i professori tengono numerosi corsi, sia al mattino, sia al pomeriggio, negli orari più diversi.
Non c?è quindi una giornata scandita da orari fissi come a scuola; nella mia facoltà poi non c?è l?obbligo di frequenza, quindi la scelta di seguire o meno le lezioni è molto soggettiva. Molti infatti pensano che sia superfluo, perché si trova tutto sul libro, mentre altri ritengono comunque fondamentale la spiegazione dei prof. In media, trascorro in università cinque ore al giorno. Poi torno a casa e sfrutto il tempo che mi resta per studiare. In serata corro al lavoro o esco con gli amici perché studiare va bene, ma non possiamo morire sui libri!
La bestia nera
Gli esami che più spaventano, anzi che terrorizzano i ragazzi del primo anno di Giurisprudenza sono due: Istituzioni di diritto privato e Diritto costituzionale, forse anche per le leggende raccontate dagli studenti che ci hanno preceduti. Sono esami particolarmente ?tosti?, impegnativi, prima di tutto perché sono tra i più importanti e propedeutici al resto del corso di studi, e poi perché affrontano numerosi argomenti chiave. La difficoltà è però anche un parametro soggettivo: io ad esempio ho trovato più semplice l?esame di Diritto privato rispetto a quello di Economia politica. Ma forse perché la matematica non è mai stata il mio forte! Quanto tempo prima iniziare a studiare? Non c?è una risposta univoca: varia a seconda degli studenti, delle capacità di apprendimento, della facilità con cui si riesce a imparare e a fare proprio il linguaggio giuridico.
Tra libri e convegni
Molti credono che chi sceglie Giurisprudenza sia condannato soltanto a studiare articoli su articoli a memoria, ma non è così! Anzi: pensate agli immensi volumi che bisogna leggere, approfondire e conoscere a menadito. Per riuscire a sopravvivere servono tanta tanta dedizione e forza di volontà. Ma soprattutto, per arrivare sani e salvi alla meta, dopo milioni di pagine studiate, serve un obiettivo; bisogna prefissarsi uno scopo che ci dia la voglia di lottare, qualcosa che un giorno potrà farci dire: ?Ne è valsa la pena!?. In ogni caso, non ci sono solo libri e lezioni; molto spesso alcuni professori scelgono, per integrare i propri corsi, di far intervenire degli ospiti: giuristi, avvocati, magistrati, che raccontano la loro esperienza in campo giuridico. I convegni sono molto interessanti e si seguono volentieri, perché si ha la possibilità di ascoltare studiosi e professionisti e conoscere le loro esperienze.
Una sede storica
La sede centrale dell?ex-facoltà di Giurisprudenza, che dopo la riforma dell?ateneo genovese fa parte della più ampia Scuola di Scienze Sociali, si trova in Via Balbi, al centro di Genova, vicino alla bella piazza Principe. Si tratta di un palazzo storico, monumentale e con interni bellissimi. Però ? c?è un però ? essendo storico è anche un po? vecchiotto, quindi non immaginatevi la super mega facoltà con tanti comfort. Certamente chi frequenta questo palazzo gode di un privilegio: non è da tutti essere fotografati dai turisti stranieri mentre c?è lezione! Oltre alla sede di via Balbi ci sono anche edifici più moderni, relativamente vicini, dove si tengono alcune lezioni. Abbiamo inoltre ben due biblioteche, ricche di testi e abbastanza grandi per studiare in tranquillità, da soli o ? perché no ? con le nuove amicizie strette durante il periodo di lezione.
3+2 o ciclo unico?
Il corso di studi in Giurisprudenza offre la possibilità di fare il percorso classico, con una laurea magistrale a ciclo unico della durata di cinque anni, ma si può anche decidere di spezzare con una triennale più una specialistica. Attenzione però: i 3+2 si differenziano molto dalla laurea magistrale: hanno degli obiettivi diversi dal percorso classico; quindi prima di scegliere leggete bene la presentazione e gli sbocchi professionali che offre ciascuno. In ogni caso, studiare a Giurisprudenza dà la possibilità di potersi rapportare ogni giorno con persone dotate di un grande bagaglio culturale che mettono a nostra completa disposizione. È una grande fortuna.