MDMA: perché facciamo uso di ecstasy
Tra le droghe stimolanti più diffuse spicca su tutte l’ecstasy o MDMA e per osservare da vicino il fenomeno della sua diffusione tra i giovani non c’è bisogno di andare molto lontano, ma basta avvicinarsi ad una qualsiasi discoteca nei giorni di punta
Redazione | 6 novembre 2024

Tu hai mai fatto uso di MD o Ecstasy?
F: Sì, una volta.
S: In passato l’ho presa spesso.

Cosa ti ha spinto a provare?

F: Era un periodo particolarmente pesante e volevo spegnere il cervello una serata e divertirmi. Comunque non l’ho mai più fatto. Prendere l’MD non è come farsi una canna, è proprio un altro tipo di sensazione, te la vendono un po’ come “il metodo per distrarti”, ti dicono di stare tranquillo perché tanto non è così pesante come le altre droghe e quindi, ti dico la verità, mi sono lasciato convincere che non sarebbe successo niente di che. Sono stato parecchio male dopo, mi sono sentito in colpa. Non so, è come se non avessi percepito il rischio, un po’ perché ero particolarmente vulnerabile in quel periodo, ma forse anche perché mi son sentito incoraggiato dalle persone che frequentavo.

S: Principalmente perché ero piccolo e quando hai 16 anni non pensi a niente. Non ho neanche pensato per un secondo che potesse avere delle conseguenze quello che stavo facendo. Poi sono dell’idea che da piccolo non hai neanche bene la percezione di come ti senti tu, magari delle cose ci sembrano enormi e se qualcuno ti dice “guarda che così puoi risolvere” non ci pensi due volte. Di sicuro i miei non potevano immaginare niente di questo e nessuno prima di quel momento mi aveva detto che certe cose sono pericolose. Non dico che non sapessi del pericolo delle droghe, lo sanno tutti, però tutti dicono anche che bere alcol fa male: a 16 anni non avevo la capacità di distinguere le cose che gli adulti dicono perché devono fare la parte delle persone autoritarie e quello che dicono perché poi stai male, e tanto, per davvero.