Oggi appare come una zona tranquilla di Roma, recentemente divenuta anche meta turistica grazie ai murales realizzati sui palazzi del quartiere, ma in un recente passato Tor Marancia è stato teatro di moltissimi episodi di stampo criminale, su tutti la morte di Sergio Maccarelli, personaggio controverso e, probabilmente, legato ad attività criminali anche di natura mafiosa.
Sergio Maccarelli nasce nei lotti di Tor Marancia nel 1940: nel quartiere era ben visto da quasi tutti e la sua figura è divenuta sempre più popolare negli anni '60, soprattutto grazie alle bische clandestine. Maccarelli è stato ucciso il 18 ottobre 1972 a Tor Marancia, insieme a Italo Pasquale, in pieno giorno con dei colpi di una revolver sparati da 3 uomini su una Fiat 125. È successo tutto su via di Tor Marancia davanti al bar Maurizi, sconvolgendo la vita degli abitanti del quartiere.
Abbiamo intervistato le persone della zona per farci raccontare l’accaduto. La signora Lorella ci spiega che la criminalità si percepiva molto intensamente: nessuno si avvicinava ai palazzi di via di Tor Marancia 63, perché si sapeva fossero pericolosi e c’era sempre la paura di incappare in personaggi poco raccomandabili, perché il quartiere era intriso di criminalità e omertà. Domenico racconta che oggi Tor Marancia è più tranquilla, ma non è sempre stato così: per lungo tempo ha avuto la nomea di quartiere pericoloso, che con il tempo è andata perdendo. Mario, un compagno di scuola di Sergio Maccarelli, dichiara di non essersi mai stupito del fatto che molti giovani abbiano scelto la criminalità, perché era molto diffusa negli anni '70 nelle borgate. Cristiano dice che Sergio era percepito dalle persone di Tor Marancia come un protettore del quartiere molto generoso e amato dalla gente della zona, nonostante fosse risaputo che fosse nel giro delle bische clandestine. Insomma, alcuni lo consideravano un delinquente legato alle organizzazioni mafiose romane, altri un benefattore difensore della comunità.
I murales sui lotti di Tor Marancia hanno alleggerito l’atmosfera tesa del passato, e sicuramente il progetto bigcitylife ha reso il quartiere molto diverso rispetto a com’era negli anni '70. Abbiamo deciso di raccontare il quartiere a pochi passi dalla nostra scuola per ricostruire una Roma del passato, che – ci auguriamo – sta piano piano scomparendo.