Antidepressivi, cresce il consumo tra i giovani
La sorveglianza epidemiologica “Passi” ha evidenziato l’incremento di questo tipo di medicinali dopo la pandemia in particolar modo sui giovani con meno di 25 anni, il cui utilizzo di psicofarmaci, misurato come numero di prescrizioni per ogni accesso ai servizi psichiatrici, è aumentato del 30%
Redazione | 31 agosto 2023
Sono sempre di più i giovani che hanno bisogno di psicofarmaci. La sorveglianza epidemiologica “Passi” ha evidenziato l’incremento di questo tipo di medicinali dopo la pandemia in particolar modo sui giovani con meno di 25 anni, il cui utilizzo di psicofarmaci, misurato come numero di prescrizioni per ogni accesso ai servizi psichiatrici, è aumentato del 30%. Nel 2021 il consumo degli antidepressivi ha rappresentato il 3,4% del consumo totale di farmaci in Italia, con un aumento del 2,4% rispetto al 2020. Analogamente la spesa pro capite evidenzia un incremento del 2,6% attestandosi nel 2021 a 6,87 euro pro capite.
L'utilizzo di tutte le tipologie di psicofarmaci è aumentato, ma l'aumento più inteso ha riguardato i farmaci regolatori dell'umore, il cui utilizzo è aumentato del 21% nei 6 mesi successivi alla fine del secondo lockdown, nello scorso 2021.
L’analisi ha evidenziato come circa il 6% degli adulti fra i 18 e i 69 anni abbia riferito sintomi depressivi e percepisca una compromissione nel proprio benessere psicologico. Si tratta di circa 3 milioni di persone. Tali sintomi sono più frequenti all’avanzare dell’età (circa 8% fra i 50‐69enni), nella popolazione femminile (8% rispetto al 5% degli uomini), tra le classi socialmente più svantaggiate per difficoltà economiche e tra chi riferisce almeno una diagnosi di patologia cronica (13%). L'analisi è stata condotta su 180 mila osservazioni tenendo conto dello status socio-economico dei partecipanti e di altri fattori legati al contesto geografico.