Dipendenza social, l'inversione di rotta della GenZ
Tra gli adolescenti proliferano diete anti-social e gruppi per allontanarsi dalla dipendenza dal telefono
Redazione | 26 giugno 2023

Via dai social per ritrovare la sanit mentale. Una recente ricerca fatta su un migliaio di 14-24enni dagli psichiatri dell’infanzia e adolescenza della università del Michigan, ha evidenziato che: “I ragazzi comprendono gli impatti negativi dei social media e sono preoccupati. La maggior parte di loro infatti ha eliminato o pensato di eliminare il proprio account o App di social media e ci hanno riferito di imporsi anche nel modificare la quantità di tempo trascorso a ‘scrollare’ foto e video sul telefonino. La Generazione Z è diventata consapevole dei danni”. Nell’indagine i commenti più frequenti dei ragazzi coinvolti: “Ho ripetutamente cancellato Instagram nel tentativo di migliorare il mio stato emotivo, ma poi l’ho reinstallato. Molte volte”. “Adolescenti  e preadolescenti stanno affrontando una crisi di salute mentale crescente, - spiegano gli autori dello studio, pubblicato su The Journal of Adolescent Health.


A fronte di una tale pandemia da social sono nati anche gruppi di auto aiuto e movimenti giovanili per ‘disconnettersi’, come il gruppo Log-Off, fondato da un gruppo di adolescenti, in primis dalla ventenne Emma Lembke, a Birmingham, in Alabama. I ragazzi che si sentono intrappolati nel telefonino vanno a caccia di diete ‘social detox’ e il  movimento Log-Off ha appena sintetizzato i principali modi per ‘guarire’ al network di informazione NPR: si va dal conoscere i rischi insiti in queste piattaforme (tarate per catturare l’attenzione il più a lungo possibile) prima di cominciare ad usarle, quindi in età preadolescenziale e magari quando si riceve il primo telefonino.  Da qui l’appello alle scuole ed alle famiglie di prendersi cura di questa fase iniziale. Inoltre capire quale è la propria dose di connessione necessaria quotidiana e non superarla (disinstallare le App invece serve poco, ci si ritorna prima o poi). Si possono scaricare App per regolare il tempo che si passa al telefono (come  Stay Free, Social fever, Benessere Digitale di Google, One Sec e Pause per Apple ecc.), anche con timer che blocca lo scorrimento dopo un certo periodo di tempo. Inoltre si possono modificare le impostazioni del telefonino e, suggeriscono gli esperti di LogOff, provare a sostituire l’hobby dello scroll dello schermo con altre attività interessanti, anche elettroniche, ma che non passando dal telefono come leggere o disegnare immagini. Oppure andare a trovare un amico in carne ed ossa.  Infine, chiedere aiuto ai genitori e, per i genitori, farsi coinvolgere.

Non mancano le iniziative di social-education come ‘No Filter Tour’: una serie di eventi mattutini di educazione social, auto accettazione e benessere digitale organizzati dal portale di studenti ScuolaZoo e rivolti alle scuole secondarie di secondo grado. Svolti questo mese (in corso fino al 26 maggio) in alcune città della penisola, come Milano, Parma e Roma.