Negli ultimi mesi si parla sempre più frequentemente di Chat GPT, il bot che riesce a produrre testi, poesie, lettere, articoli e quanto più si voglia. Tuttavia, in diverse occasioni è stato riscontrato che l’AI tenda a favorire il maschile rispetto al femminile nei suoi processi. Un articolo del Corriere della Sera ha dimostrato come chiedendo a Chat GPT quale fosse il regalo più appropriato per una madre, il bot rispondesse “Un set di pentole”, associando la donna allo stereotipo di casalinga. Lo studioso svizzero Lukas Stuber ha invece notato che, difronte a problemi di natura etica, la chat AI tenda a salvare gli uomini da un’ipotetica morte, rispetto alle donne. Sebbene il fatto che si tratti di un bot potrebbe portarci a sottostimare il problema, bisogna ricordare che l’intelligenza artificiale si costruisce con testi che vogliono “ricostruire” la realtà: il sessismo di Chat GPT è una fotografia del sessismo della società. Ciò può diventare un rischio reale visto il sempre più frequente ricorso all’intelligenza artificiale in ambiti informativi, pubblicitari e professionali in generale.
Chat GPT, il regalo per le donne? Un set di pentole
Alex Lung | 9 aprile 2023