Via libera a grilli e insetti sulle tavole degli italiani. La Commissione Europea nel maggio 2021 ha dato il via al consumo di alcuni insetti e così sarà possibile gustare vermi essiccati da consumare interi o come ingrediente di molti prodotti alimentari, insieme alla farina di tarme essiccate, mentre la locusta migratoria e la polvere di grillo diventano veloci snack o ingredienti da utilizzare in cucina.
Secondo alcuni studiosi dell’Università di Leòn (Spagna) bisogna fare attenzione ai rischi sanitari collegati al consumo di insetti. Questi potrebbero contenere antinutrienti: sostanze che rendono difficile o addirittura impossibile la digestione. Come i pesci anche gli insetti possono contenere alcuni patogeni quali la salmonella: la soluzione in questo caso è la cottura. Un altro rischio è quello delle allergie.
Alcuni supermercati in Europa offrono cibi a base di insetti. In un punto vendita in Francia si possono acquistare snack salati a base di cavallette e crema di cipolle, oppure vermi insaporiti con la soia e anche larve del bambù al curry. La novità è arrivata anche in Italia. In alcune città del Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige si trovano chips e biscotti a base di farina di larva.
Molti si chiedono perché stravolgere le proprie abitudini culinarie per mangiare insetti. La principale motivazione è la sostenibilità, infatti gli insetti sono un’alternativa sostenibile agli allevamenti intensivi di animali, che producono il 18% delle emissioni mondiali di gas serra oltre alla riduzione del consumo dell’acqua e del suolo. Contraria alla decisione dell’UE la Coldiretti: da una sua indagine risulta che il 54% degli italiani non approva il consumo di insetti. Un altro parere negativo viene dal vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio che ha bocciato gli insetti edibili come forma di difesa dell’ ambiente.
Nonostante le opinioni negative, dovremmo aspettarci sempre più insetti sulle nostre tavole.