L’Europa mette a disposizione dell’Ucraina sette miliardi di euro per fornire assistenza attraverso prestiti e sovvenzioni promuovendo la stabilità economica. Tra il 2022 e il 2023 l’Unione Europea ha donato 3,6 miliardi di euro per rafforzare l’armata ucraina e proteggere i civili dall’aggressione russa. Ma le forze armate? Le armi da inviare? Cosa ha fatto l’UE nei confronti dell’Ucraina? Ancora oggi il Consiglio europeo sta aiutando l’Ucraina fornendo sostegno politico, rifugi, armi, assistenza emergenziale, attraverso misure umanitarie, civili, economiche e militari. L’UE supporta gli Stati membri disposti ad accogliere i rifugiati ucraini, attivando il meccanismo di protezione civile e garantendo un’assistenza macro-finanziaria. Un supporto e un aiuto che tuttavia a volte non si è dimostrato sufficiente e che necessita di tempistiche più veloci, come richiesto in passato anche dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Causa dei ritardi dell’arrivo delle armi
Il tardivo invio di armi è dato dal fatto che il fondo internazionale per l'invio di armi in Ucraina, gestito dal Ministero della difesa Regno Unito in collaborazione con gli altri Paesi dell'Unione, ha subito dei ritardi a causa del mancato adempimento delle scadenze, con il Ministero della difesa Britannico che ha dichiarato che l'assegnazione dei contratti ha richiesto del tempo. Oltre a ciò le fonti della difesa hanno riconosciuto che l'alto livello di interesse per reperire le munizioni per l'Ucraina è stata una complicazione.
Le ripercussioni in Ucraina
La guerra porta grandi ripercussioni sanitarie e ambientali. Tutte le bambine e bambini che vivono in Ucraina, circa 7.5 milioni, sono esposti al rischio di danni fisici e importanti ripercussioni psicologiche. Coloro che sono stati costretti a fuggire lo hanno fatto portando con sé pochissimi beni e con la grande difficoltà nel trovare un nuovo lavoro nei luoghi di arrivo. La conseguenza più importante della guerra in Ucraina risiede nella perdita di vite umane e nella crisi umanitaria associata al gran numero di persone in stato di assedio e sfollati, senza contare le pesanti conseguenze per l'economia.