Il mondo del diritto allo studio deve affrontare la richiesta, sempre crescente, di un alloggio per studenti. Il Pnrr può rappresentare un aiuto, ma basterà? Nelle regioni del Sud questa esigenza è accompagnata dalla volontà di rilanciare i Dipartimenti del territorio rendendoli più attrattivi e limitare l’abbandono della città d’origine per trasferirsi in altre università italiane.
Consapevole di questa doppia sfida Andisu Puglia sta investendo per creare nuove residenze universitarie, oltre ad alcuni edifici storici (come Palazzo Frisini a Taranto) riqualificati e adibiti all’utilizzo. Il progetto, partito in maniera sperimentale nel 2021, prevedeva inizialmente la possibilità di realizzare tre nuovi alloggi, ma il PNRR ha permesso di fare di più. I finanziamenti hanno consentito di sviluppare ulteriori soluzioni,
per un totale di sei nuove residenze. Finanziato dal Pnrr l’acquisto dell’Hotel Zenit a Lecce che avrà 68 posti letto oltre i locali destinati alla mensa e, sempre grazie ai fondi europei, Andisu Puglia garantirà nell’ex Hotel White House a Foggia 65 posti. Si aggiunge la locazione a lungo termine del Palazzo Uffici a Foggia dove verranno realizzati altri
40 posti.
Per rendere attrattiva una città universitaria e garantire il diritto allo studio non basta però aumentare gli alloggi. Il Pnrr non copre tutte le attività ed è destinato a rimanere per un numero limitato di anni e, in assenza di un intervento strutturale per garantire le Borse agli aventi diritto, Andisu Puglia conduce un lavoro di rete con le università regionali. Andisu promuove negli istituti tecnici superiori bandi e il finanziamento di summer school da svolgere negli Atenei della Regione. Attività quindi di assistenza, formazione e orientamento per far conoscere le offerte e i servizi messi a disposizione dalle Università. Insieme alle facoltà sono stati promossi infine vari master per “trattenere” gli studenti pugliesi e per richiamare quelli dall’estero e post lauream con iniziative di inserimento diretto nel mondo del lavoro. Come sottolineato dal Presidente Alessandro Cataldo la necessità è di andare oltre il Pnrr: “Siamo aperti a tutte le possibilità per rendere attrattiva la nostra Regione e tutelare a 360° il diritto allo studio”.