Imbrattato l’ingresso del Senato a Roma dagli attivisti di Ultima Generazione: una protesta contro i politici, accusati di ignorare le allarmanti condizioni ecologiche e climatiche nelle quali versa il pianeta e l’Italia. I Carabinieri hanno fermato per il gesto cinque persone.
Una colata di vernice arancione sulla porta d’ingresso di Palazzo Madama per porre l’attenzione su quello, definito in una nota dal gruppo, che si prospetta essere il “più grande genocidio della storia dell’umanità”.
Continua la campagna di disobbedienza civile portata avanti dal movimento Ultima Generazione che dal 2021 unisce cittadini preoccupati per il futuro del pianeta e si rende artefice di sit in e proteste in tutta Italia.
Dopo aver bloccato alcune note autostrade nazionali con i propri striscioni e aver imbrattato le pareti esterne del Teatro La Scala a Milano, il 2 gennaio è stato il turno della capitale e in particolare del mondo della politica.
Ultima Generazione lancia l’allarme: “Di fronte al collasso eco-climatico”
Intorno alle 8 della mattina quattro donne e un uomo, fermati poi successivamente dai Carabinieri, muniti di estintore hanno cosparso della vernice arancione sulla facciata d’ingresso di Palazzo Madama. Sul perché sia stato scelto il Senato il motivo è “semplice”: come si legge sul sito di Ultima Generazione tante volte i volontari del gruppo, nel corso delle loro azioni di disobbedienza civile, si sono sentiti dire: “perchè non protestate da chi comanda?”. Una provocazione colta con questo gesto, motivato con una nota: “Alla base del gesto, la disperazione che deriva dal susseguirsi di statistiche e dati sempre più allarmanti sul collasso eco-climatico, ormai già iniziato, e il disinteresse del mondo politico di fronte a quello che si prospetta come il più grande genocidio della storia dell’umanità”.
La richiesta al Governo
Ultima Generazione chiede al Governo di “interrompere immediatamente la riapertura delle centrali a carbone dismesse, di cancellare il progetto di nuove trivellazioni per la ricerca ed estrazione di gas naturale e di procedere immediatamente a un incremento di energia solare ed eolica di almeno 20GW e creare migliaia di nuovi posti di lavoro nell’energia rinnovabile, aiutando gli operai dell’industria fossile a trovare impiego in mansioni più sostenibili”. In un post su Tweet Ultima Generazione ha definito la situazione attuale con un parallelismo: “Siamo in un'autostrada verso l'inferno climatico con il piede sull'acceleratore”.
La replica di La Russa
Il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha replicato condannando il gesto degli attivisti: “Nessun alibi, nessuna giustificazione per un atto che offende tutte le istituzioni e che solo grazie al sangue freddo dei carabinieri non è trasceso in violenza. Il Senato è stato vigliaccamente scelto perché a differenza di Palazzo Chigi, della Camera dei deputati e di altre istituzioni, non ha mai ritenuto fino ad ora di dover creare un'area di sicurezza attorno all’edificio. Ho convocato immediatamente per domani alle ore 15 il Consiglio di presidenza del Senato per ogni opportuna decisione”.