Pesaro è stata proclamata Capitale Italiana della Cultura 2024 dal Ministro della Cultura, Dario Franceschini, durante una cerimonia tenuta al Ministero.
Pesaro, bellissima città marchigiana affacciata sul mar Adriatico, è stata scelta perchè portatrice di un giusto equilibrio che si crea dalla perfetta mescolanza tra natura, cultura, musica e tecnologia. Il simbolo di Pesaro è un antica fortificazione, la Rocca Costanza commissionata nel 1474 da Costanzo Sforza. All' interno del suo meraviglioso centro storico la città racchiude un gran numero di biblioteche, teatri, ville e monumenti. Notevole è certamente l'area archeologica di via dell'Abbondanza, dalla quale, in seguito a numerosi scavi sono emersi resti di antiche domus romane di età imperiale. Il sottosuolo di Pesaro è ricco di ritrovamenti archeologici, come l'area del Colombarone, con resti di una villa risalente al III secolo d.C., e una basilica. Pesaro inoltre è città natale del famosissimo compositore Gioachino Rossini, vissuto nell'800, dal quale prende il nome il tradizionale “Rossini Opera Festival”. Altro punto di forza sono le coste, con spiagge sabbiose lunghe 7 chilometri.
La nuova Capitale della Cultura è arrivata prima gareggiando con altre dieci città finaliste: Grosseto, Mesagne, Siracusa, Ascoli-Piceno, Chioggia, Sestri Levante con Tigullio, e l'unione dei Comuni Paestum Alto-Cilento. L'assessore alla Cultura della regione Marche Giorgia Latini, afferma che questa vittoria è stata e sarà un “grande orgoglio”. Il sindaco Matteo Ricci afferma che sarà un percorso in cui Pesaro non sarà sola poiché “ è stata attivata una strategia collettiva pensata per coinvolgere tutti i 50 comuni di Pesaro e Urbino, un territorio che punta e investe sulla cultura come motore di sviluppo, e il sistema di enti, associazioni e professionisti della cultura con cui la città del Rossini Opera Festival ha intrecciato negli anni rapporti ormai solidi”. Il sindaco inoltre, emozionatissimo, ha dedicato la vittoria di Pesaro alla città di Kharkiv: “ In questo momento sotto le bombe, che come noi è città della Musica Unesco”.