Risparmiamo energia come atto di pace
I nostri lussi finanziano la guerra di Putin. Ogni grado in più a casa è un contributo alla Russia
Ludovica De Bella e Francesca Dell'Otto | 4 aprile 2022

In questi anni si è molto parlato del cambiamento climatico e di come poterlo combattere. Pensavamo che il governo avesse messo in atto dei progetti per il futuro, per salvaguardare il nostro pianeta e farci vivere in maniera agiata mantenendo comunque uno stile di vita ecosostenibile e volto al risparmio delle materie prime anche in vista di un loro prossimo esaurimento. Ma, a causa della guerra in corso in Ucraina, ci siamo ritrovati a fronteggiare un allarme ancora più urgente che ha provocato un forte rincaro delle bollette e un grande aumento dell’inflazione, soprattutto per l’Italia, che importa dalla Russia circa il 40% dei suoi approvvigionamenti energetici.

La crisi bellica ha accelerato i tempi e ci ha sbattuto in faccia la realtà: lo stile di vita che abbiamo costruito e da cui ormai siamo dipendenti non può reggersi sulle sue gambe. Il prezzo dei nostri lussi viene pagato dall’ambiente ma anche dalla stabilità e dalla libertà mondiale perché la nostra energia serve a finanziare regimi dittatoriali e in questo momento a finanziare la guerra di Putin. Ogni grado in più a casa è un aiuto alla Russia. Elettricità e gas naturale erano già ai massimi storici quando è scoppiata la guerra in Ucraina. Ora la situazione sta drasticamente peggiorando. Dalle valvole termostatiche ai pannelli termoriflettenti, ognuno di noi può fare la sua parte per consumare di meno e risparmiare.

Per questo motivo in maniera simbolica in tutta Europa si è voluto lanciare un messaggio di solidarietà all’Ucraina per mostrare a Putin che preferiamo stare al buio piuttosto che usufruire del suo petrolio e del suo gas. In questo momento di profonda crisi dobbiamo essere disposti a fare dei piccoli sacrifici che potrebbero essere fondamentali per andare avanti e per cercare di diminuire il consumo energetico che potrebbe influire nell’acquisto di armi che alimenterebbero la guerra.

Una delle misure adottate dal governo italiano è stata la decisione di diminuire di 100 ore settimanali l’uso dei termosifoni e del riscaldamento all’interno di uffici pubblici e abitazioni. Ci saranno poi provvedimenti per risparmiare energia elettrica e gas da riscaldamento: dalla riduzione dell’illuminazione pubblica, cominciando dai monumenti, al taglio di uno o due gradi della temperatura massima consentita per il riscaldamento nelle case e negli uffici, così come potrebbero essere ridotti gli orari massimi di apertura degli stessi impianti, in particolare nel Mezzogiorno dove l’inverno finisce prima. Ma quali sono gli accorgimenti che possiamo prendere al di là delle regole del governo? Potremmo cominciare utilizzando le lampadine a led, che rispetto alle lampadine alogene consumano il 90% in meno di energia. Ma non solo: i nostri elettrodomestici hanno la possibilità di avere dei programmi ecosostenibili di cui dobbiamo usufruire, come la funzione “Eco” che permette il risparmio energetico. In più vi è la possibilità di utilizzare gli elettrodomestici di notte o nei weekend per contenere il consumo e il costo dell’energia. Ricordiamoci di spegnere le luci quando usciamo da una stanza, non lasciamo apparecchi tecnologici in stand by e non facciamo partire lavastoviglie e lavatrici se non sono piene. Secondo i calcoli di Dataroom, si possono risparmiare 7, 47 miliardi di kW/h, pari al 10% dei consumi semplicemente spegnendo le luci quando si esce dalle stanze, usando le lampadine al led, facendo una lavastoviglie al giorno (invece di due) e una lavatrice ogni due giorni (invece di tutti i giorni). Tradotto in bolletta è una riduzione media a famiglia di 80 euro. Dovremmo anche imparare tutti a fare la doccia un giorno sì e uno no anziché tutti i giorni. Standoci sotto 5 minuti invece di 7, si arriverebbero a risparmiare in media 95,7 metri cubi di gas. Invece abbassare di un grado la temperatura dei termosifoni a casa, portandola da 20 a 19 gradi fa risparmiare in un appartamento medio-grande 118,6 metri cubi di gas. Alla fine, sommando i consumi di doccia e riscaldamento una famiglia può risparmiare in media 214,383 metri cubi di gas, pari a 195 euro. Proviamo a fare la nostra parte: se abbiamo freddo in casa, usiamo un maglione in più e quando usciamo da una stanza, ricordiamoci che se lasciamo la luce accesa stiamo finanziando Putin. Se non vi hanno convinto finora le motivazioni ambientali, vi convinca almeno la pace.