In Italia sono aumentati i prezzi delle materie prime nel settore edile e nell’industria meccanica, il gas e la benzina. Il fattore principale degli aumenti è il COVID-19, che ha causato crolli dell'utilizzo di materie prime per via dei lockdown e un aumento repetino della domanda globale al termine di essi.
Questo dimostra quanto potere abbia esercitato la crisi sanitaria sull'andamento del mercato globale, il tutto aggravato dal fatto che l'Europa ha abbandonato sia la produzione primaria che quella ipertecnologica, lasciandola nelle mani dei paesi asiatici a basso costo.
L’aumento del costo del gasolio (da ottobre è salito di un euro) ha causato scioperi dei camionisti. Si tratta di una crescita ingiustificata che ricade interamente sugli autotrasportatori, ed è pura speculazione, perché il carburante c'è nelle stesse quantità di prima. I camionisti continuano quindi a protestare per chiedere al governo di intervenire e salvare il loro lavoro, che rientra a pieno titolo in quelli essenziali.