Caro Presidente, In occasione della chiusura del suo settennato che avverrà il 3 febbraio prossimo, e in qualità di giovane reporter di Zai.net, che rappresenta tantissimi ragazzi provenienti da tutta Italia, le scrivo questa lettera per esprimere l’enorme gratitudine che noi abbiamo nei confronti del suo mandato.
Prima di tutto è doveroso ringraziarla per averci parlato in maniera costante di suo fratello Piersanti Mattarella, ucciso barbaramente dalla mafia e di quel che rappresenta la criminalità organizzata. Il ricordo di suo fratello, che risuona come un messaggio di speranza a favore della legalità e della non violenza, ha scosso le coscienze di numerosi giovani e non solo, affinché la ricerca della legalità sia qualcosa di concreto e assiduo.
In secondo luogo, voglio mettere in evidenza la sensibilità che ha posto nei confronti della natura e dell’ambiente, definendo il cambiamento climatico come “la sfida del nostro tempo”. La dichiarazione che ha inviato all’ONU per sottolineare l’urgenza di porre nuovi obiettivi a contrasto del cambiamento climatico, rappresenta un grande successo di per sé, come dimostrazione di grande interesse per ciò che ci circonda e soprattutte per le generazioni future. I grandi cambiamenti, partono anche da una semplice dichiarazione.
Ma soprattutto, passerà alla storia per essere stato il Presidente della Repubblica dell’Italia durante la pandemia. In questi lunghissimi mesi abbiamo sentito la sua grande vicinanza, designata dalla spiccata personalità e simpatia. Simpatia che si è manifestata – in maniera particolare - durante la registrazione del nuovo discorso alla nazione per l’emergenza coronavirus, con il “ciuffo fuori posto” che ha accomunato milioni di italiani a causa della chiusura dei barbieri. Nel suo mandato, inoltre, il fatto di aver mantenuto saldi i rapporti con l’UE, rappresenta un aspetto fondamentale per noi giovani, per il nostro futuro e per la crescita del nostro Paese. È proprio vero che l’unione fa la forza. I rapporti con l’UE hanno rappresentato un punto di approdo per destreggiarsi nelle mille difficoltà.
La voglio ringraziare anche per aver nominato Senatrice a vita Liliana Segre, che rappresenta la perfetta testimonianza di coraggio, forza e vita. Questa nomina è stata una grande lezione per le future generazioni, all’insegna dei veri valori e della vita vissuta nella verità.
E ora non mi resta che rivolgerle i nostri migliori auguri,
pieno di gratitudine
G. Simone Mazzaglia, 19 anni
Caro Presidente, non sembra vero sia già arrivata la fine del suo mandato. Ricordo ancora la prima impressione che ho avuto di lei: capelli bianchi e occhiali tondi posati su un viso serio ma cordiale.
Durante il suo mandato, ha confermato quest’idea. La pacatezza e compostezza che la contraddistinguono hanno garantito stabilità al Paese in questi anni turbolenti: cinque governi, quattro presidenti del consiglio e, soprattutto, la pandemia. Le sono molto grata per il sostegno dimostratoci durante il primo lockdown. Inoltre, devo confessarglielo: ricordo ancora con un sorriso il fuori onda del “ciuffetto” disordinato. Questo video ci ha aiutati a percepire ancora di più la sua umanità. Anche la sua esultanza, in seguito al gol dell’Italia a Wembley, rimarrà per sempre nella nostra memoria: siamo felici di aver condiviso con lei l’emozione e il senso di unità di quel momento.
Il suo carattere calmo non le ha mai impedito di esprimere con forza le sue idee. La ringrazio in particolar modo per aver sempre difeso l’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea. Per noi giovani significa molto: sappiamo che l’Europa ci offre innumerevoli possibilità, tra cui scambi ed esperienze lavorative.
Le sono inoltre riconoscente per aver nominato Senatrice a vita Liliana Segre: la sua testimonianza sulla Shoah e l’impegno contro ogni forma di discriminazione rappresentano un esempio prezioso per tutti noi. Non mi resta altro che ringraziarla per la dedizione con cui ha guidato il nostro Paese.
Le auguro un sereno e meritato riposo.
Con gratitudine,
Greta Borgonovo, 18 anni
Caro Presidente, sono Giacomo Piccini, abito a Seriate in provincia di Bergamo e frequento la quinta superiore nell’istituto Ettore Majorana. Approfitto di questo spazio per ringraziarla di cuore per come ha rappresentato l’Italia e gli italiani in questi anni, offrendo il volto più bello di un Paese dalle mille facce.
È stato il Presidente di un’Italia in crisi, ferita dal terremoto del Centro Italia e devastata da un virus che ha sfregiato ogni valore e forma umana. In tutte queste difficoltà, lei c’è sempre stato, la sua vicinanza non è mai mancata e di questo le saremo sempre grati. Ricorderemo il suo mandato per aver messo in primo piano i giovani, aver contribuito alla resilienza morale collettiva e aver rappresentato l’Italia e i valori che la contraddistinguono in Europa e nel mondo intero.
Se dovessi raccontare cosa significa amare il proprio Paese o il proprio lavoro, racconterei la sua storia: lei è stato il grande capitano di questa nave, a vele spiegate per uscire dalla tempesta. E, per citarla “Nella ricostruzione il nostro popolo ha sempre saputo esprimere il meglio di sé, vi riusciremo certamente insieme anche questa volta”. Grazie per averci insegnato questo valore, con la sua storia personale e con il suo mandato da Presidente della Repubblica.
Grazie Presidente.
Giacomo Piccini, 18 anni