La scarcerazione di Patrick Zaki, la gioia di noi studenti
È stato dato oggi l'annuncio della scarcerazione di Patrick Zaki ma non si parla di assoluzione
Giulia Prosperi | 7 dicembre 2021

Patrick Zaki sarà scarcerato. Oggi, 7 Dicembre è stato dato l'annuncio dal tribunale di Mansura, Egitto dove si è tenutala la terza udienza del processo tra le urla di gioia della famiglia. Lo studente egiziano dell'Università di Bologna era stato accusato di aver diffuso false notizie con articoli di giornale ed era detenuto da ben 22 mesi. 

Gli eventi antecedenti

I fatti si erano susseguiti velocemente quel 7 Febbraio quando Zaki atterra nella capitale egiziana. Prima scompare e poi riappare il giorno dopo, davanti alla Procura della sua città Mansura, a un centinaio di chilometri dal Cairo; è in stato di fermo per cinque accuse che potrebbero costargli 25 anni di detenzione: minaccia alla sicurezza nazionale, incitamento a manifestazione illegale, sovversione, diffusione di notizie false e propaganda per il terrorismo. Nel corso del sequestro, secondo quanto sarà riferito dal suo avvocato, Zaki viene picchiato, torturato, sottoposto a elettroshock e minacce di ulteriori violenze, anche sessuali.

La situazione attuale

Lo studente egiziano non è stato però assolto. Resterà libero fino alla prossima udienza fissata al primo febbraio e non conosciamo esattamente quale sarà il giorno dell'uscita effettiva, c'è la possibilità che sia oggi in quanto l'ordine di scarcerazione è già stato firmato. Il padre ha manifestato tutta la sua gratitudine per l'Italia, per il lavoro e l'attenzione rivolta alla vicenda di suo figlio e il nostro premier Draghi ha espresso grande soddisfazione per il risultato ottenuto.

L'importanza dello studio

La storia di Patrick Zaki seppur ancora irrisolta è un déjà vu di una vicenda drammatica che ha segnato la storia del nostro Paese, quella di Giulio Regeni. Noi di zai.net, una testata che nasce dai ragazzi per i ragazzi abbiamo molto a cuore, come tutti, entrambe le vicende; le storie di due studenti che nonostante non si siano mai conosciuti hanno e hanno avuto in comune la passione per la verità, la prodigazione per lo studio oltre qualsiasi timore. Inutile dire la gioia che abbiamo provato e tutt'ora provimo nell'apprendere una notizia come quella di oggi e come ha dichiarato il rettore dell'Università di Bologna dove studiava Zaki "lo studio e il lavoro intellettuale sono una forza che non può essere ostacolata da nessun Paese, in nessun momento storico".