Missione mobilità sostenibile
La missione 3 del PNRR riguarda le infrastrutture per una mobilità sostenibile, tra i più difficili obiettivi da raggiungere
Roberta Persichino | 13 novembre 2021

Uno dei punti fondamentali del PNRR è quello che riguarda le infrastrutture per una mobilità sostenibile. Un punto, o meglio una missione, che investe diversi settori, da quello dei trasporti a quello della sostenibilità ambientale. Un aspetto di grande rilevanza per la ripresa del nostro paese che attualmente soffre non poco sul sistema dei trasporti.

Gli obiettivi specifici di questa missione sono diversi: promuovere il trasporto ferroviario di merci e passeggeri e introdurre il sistema europeo di gestione del trasporto ferroviario (ERTMS); dare attuazione a un sistema di monitoraggio digitale avanzato; sostenibilità ambientale ed efficienza energetica dei porti; accessibilità terrestre e marittima; digitalizzazione dei sistemi logistici.

In generale la questione dei trasporti è stata sempre un tema cruciale nel nostro Paese. Il Pnnr riporta infatti che: “Attualmente, il 90% del traffico di passeggeri in Italia avviene su strada, mentre sulle ferrovie viaggia solo il 6% dei passeggeri, rispetto al 7,9% in Europa, con la conseguenza che il settore del trasporto risulta tra quelli maggiormente responsabili delle emissioni inquinanti, con un contributo pari al 23,3% delle emissioni totali di gas serra”. I benefici e gli obiettivi sono chiari e necessari, ma una modifica del sistema dei trasporti è resa ancora più di difficile attuazione anche a causa della struttura stessa del nostro paese: tanti sono i luoghi di storia e di cultura, a partire dall’eterna Roma, difficili da modificare nel territorio per permettere città più sostenibili e funzionali, come ad esempio Copenaghen e Amsterdam.

Per questa missione sono stati previsti circa 32 miliardi di euro e per ora il ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili ha assegnato 2,8 miliardi a 159 progetti presentati da regioni, comuni e città metropolitane e il 40% dei fondi andrà al Mezzogiorno.

La sfida è grande: da un lato abbiamo necessità di città sostenibili, in grado di permettere a studentesse e studenti, giovani lavoratori e non solo, di muoversi in maniere rapida e senza inquinare; un sistema di trasporti efficiente non fa bene solo all’ambiente, fa bene anche a noi singoli cittadini e permette la crescita di tutti gli altri settori dell’economia.