Roma, troppo bella, poco godibile
Cosa chiediamo alle città che vanno al voto?
Raffaele Caliò, Benedetta Crisci, Daniele Innocenzi, Andrea Delcuratolo | 27 settembre 2021

Come descriveresti Roma con una sola parola?

Daniele: Eccezionale, come i suoi monumenti, la sua bellezza ma anche come le sue dimensioni e i suoi problemi.

Benedetta: Complessa nella sua eleganza. Grazie alle sue molteplici articolazioni riesce a mostrare la sua storicità, che deve essere sempre trattata con delicatezza. Come diceva Alberto Sordi: “È una città che deve essere attraversata in punta di piedi”.

Raffaele: Spontanea. Sia i romani che Roma fanno vedere tutto il vero della vita: sia ciò che è bello, come il centro di Roma, che il degrado delle periferie.

Andrea: Millenaria: ha vissuto tantissimi cambiamenti e tantissime storie che l’hanno resa stratificata e unica.

 

Qual è il valore aggiunto di Roma?

Benedetta: Quello storico culturale in continua evoluzione.

Raffaele: L’attaccamento al territorio, l’essere legati alle tradizioni. Ma questo aspetto positivo, spesso porta anche a una certa chiusura mentale. Andrea: L’abbondanza del patrimonio artistico e storico-culturale.

 

Sotto quale punto di vista è arretrata rispetto alle altre capitali europee?

Benedetta: Dal punto di vista tecnologico. Il coordinamento e lo scambio di idee, dei dati e delle informazioni fra le varie strutture pubbliche è tutt’altro che veloce.

Andrea: Dal punto di vista della viabilità che costringe i cittadini all’uso della macchina.

 

Qual è la problematica più impellente?

Raffaele: Gli ecomostri e gli spazi abbandonati che creano degrado.

Daniele: L’emergenza rifiuti ma anche le grandi costruzioni abbandonate.

Benedetta: L’ambiente e la manutenzione urbana, partendo dalla gestione dei rifiuti. Ma c’è anche la componente della mobilità.

Andrea: I trasporti, insufficienti a collegare tutte le zone di Roma.

 

Quali sono le problematicità della tua zona?

Raffaele: I mezzi di trasporto. Abito nel Municipio XV e sono costretto a spostarmi con il terzo peggior treno italiano. Anche gli autobus interni al quartiere sono problematici.

Daniele: Io vivo a Ostia, nel Municipio X. Sulla carta potrebbe essere uno dei municipi più belli e ricchi della Capitale ma bisognerebbe investire di più sul turismo e sulle infrastrutture. Uno dei maggiori problemi è il collegamento con Roma: il trenino è una vera e propria vergogna. Benedetta: Abito nel Municipio XIII, nel quartiere Aurelio, dove vivono tanti anziani. Sarebbe necessario eliminare le barriere architettoniche e agire nel settore urbanistico.

Andrea: Abito nel Municipio III, dove la più grande urgenza è la sicurezza.

 

Come vorresti Roma tra 10 anni?

Benedetta: Più tecnologica ma sempre tutelata dal punto di vista culturale. Mi piacerebbe avere più collaborazione tra pubblico e privato. Daniele: Una Roma leader nel settore turistico. Vorrei che fosse la capitale europea più visitata. Ma la vorrei anche leader nel settore agricolo e in quello universitario.

Raffaele: Più inclusiva. È necessario partire dalle periferie dando loro la stessa importanza del centro storico.