Oggi sabato 5 e domani domenica 6 giugno in Valle d'Aosta, Sardegna e Sicilia si celebra la 29° edizione delle Giornate FAI di primavera, dal 1993 il più grande evento dedicato all’arte, alla storia e alla natura dell’Italia.
Il FAI - Fondo Ambiente Italiano – è una associazione culturale senza scopo di lucro nata nel 1975, sul modello del National Trust, finalizzata alla tutela del patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano. Competenza, concretezza, coerenza, indipendenza, qualità, curiosità e ozio operoso sono i valori caratterizzanti l’attività di questa fondazione che promuove la cultura in tutte le sue forme. Offrire nuove chiavi di lettura al turismo elevandolo ad una maggiore conoscenza, e proporre un tempo libero “di qualità” sono obiettivi che il Fai si impegna a raggiungere per fare in modo che i nostri beni e le iniziative proposte siano occasioni per dedicarsi con intelligenza alle proprie passioni e coltivarne di nuove.
A causa delle restrizioni date dalla zona arancione, l’evento non si è potuto svolgere nelle date inizialmente programmate – 15 e 16 maggio – ma in questo primo fine settimana di giugno torna, come ogni anno, a coinvolgere i cittadini nella scoperta delle bellezze anche poco conosciute o accessibili in via eccezionale. Ci sono luoghi speciali che il FAI ha ricevuto in donazione, in eredità o che sono stati concessi in gestione: boschi e coste, parchi e giardini, castelli e dimore storiche, ville e abbazie, ma anche piccoli beni dall’alto valore identitario come un’edicola storica o l’antica barberia della città. Per partecipare è consigliato prenotarsi sul sito www.giornatefai.it ed è possibile donare un contributo a sostegno della missione che si rinnova ogni giorno: la cura e la valorizzazione della bellezza italiana. Mai come in questo momento storico è importante sostenere delle iniziative così preziose che devono far fronte alle difficoltà causate dall’emergenza sanitaria.
La cultura, strettamente legata al turismo, è la più grande forza del nostro paese e sarà motore di ripresa dopo il periodo di crisi, ma solo se adesso manifesteremo tutti la volontà di supportare le organizzazioni purtroppo fortemente danneggiate. Abbiamo assistito all’annullamento di spettacoli e festival, al blocco degli accessi ai musei e ai luoghi di cultura e al conseguente calo di visitatori da tutto il mondo, dunque questo è il momento di aiutare le associazioni artistiche perché la cultura è la nostra salvezza, non solo economica.