Il ministro dell'istruzione britannico Gavin Williamson ha annunciato che i fondi destinati dal governo alle facoltà universitarie di ambito artistico saranno quasi dimezzati a partire dal prossimo anno accademico, passando da 36 a 19 milioni di sterline. La decisione nasce in seguito a una consultazione realizzata tra il 26 marzo e il 6 maggio 2021 dall'Office for Students, il ramo del Dipartimento dell'Istruzione del Governo che si occupa di gestire e regolare l'istruzione superiore. I risultati emersi dall'indagine sostenevano che le discipline artistiche non fossero priorità strategiche per il paese, suggerendo di dimezzare i finanziamenti al settore, e destinare i fondi ad altre facoltà. Tra queste, l'ambito sanitario e le cosiddette STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics), ritenute di maggiore utilità strategica e maggiormente in linea con le necessità del mercato del lavoro. Gli studenti "si stanno già allontanando da corsi senza uscita, che non lasciano ai giovani altro che debiti", ha detto il ministro.
Le reazioni
La decisione ha generato reazioni fortemente negative negli ambienti interessati dal taglio. Secondo Hillary Gyebi-Ababio, vicepresidente della National Union of Students per l'educazione superiore, il ministro ha dimostrato di non avere contatto con la reale situazione del Paese. Le dichiarazioni di Williamson arrivano infatti dopo un anno nel quale il lavoro creativo, la letteratura e l'intrattenimento sono stati fondamentali per garantire il benessere dei cittadini. Le più prestigiose università del paese, come Oxford, Cambridge e la London School of Economics hanno protestato contro il provvedimento, che rischia di rendere le discipline umanistiche un sapere sempre più elitario, precludendo l'accesso a chi proviene da un contesto difficile. E non mancano reazioni critiche dal mondo dell'arte e dello spettacolo, con musicisti e artisti di vario genere che hanno fatto sentire la loro voce. Fra gli altri, l'organizzazione Public Campaign for the Arts, che ha lanciato una petizione chiedendo al governo di continuare a finanziare le facoltà artistiche, per fornire corsi che ad oggi sono fra i migliori al mondo.
Foto: Trinity College, Università di Cambridge | Andrew Dunn su Wikimedia Commons