Lo scorso 3 maggio il Ministero dell’Istruzione ha lanciato il Piano Estate 2021, un progetto che prevede importanti finanziamenti (510 milioni di euro) per permettere a studentesse e studenti delle scuole di svolgere attività nei mesi estivi, extracurriculari o laboratoriali. Tutte le risorse stanziate potranno essere utilizzate sia per retribuire il personale interno, sia per acquistare servizi presso terzi, ovvero per retribuire personale esterno. Lo scopo principale dell’iniziativa è quello di creare un ponte con l’inizio del nuovo anno, per rispondere alle difficoltà emerse nel periodo della pandemia: utilizzare laboratori di lingue, musica, sport, digitale, arte, per potenziare competenze ma soprattutto per recuperare la socialità, incontrarsi di nuovo e riannodare quelle relazioni purtroppo bruscamente interrotte.
Gli studenti sono d’accordo a frequentare la scuola anche d’estate?
La maggior parte di loro ha risposto come ci si aspetterebbe da qualsiasi adolescente, Camilla del Maria Ausiliatrice di Roma afferma: “A parer mio questo è stato un anno abbastanza stressante e reputo che il periodo estivo serva a dedicarsi a se stessi e ai propri interessi, motivo per cui non andrei a scuola d’estate e non avrei interesse a frequentare nessun corso”. Su questa linea, tra stress e voglia di uscire di casa, qualcuno però pone un’alternativa interessante, come Lucia del Lucrezio Caro di Roma: “Ma se proprio dovessero riaprire le scuole cercherei qualche corso che mi possa interessare (corso di cinema, fotografia, moda ecc) anche per ampliare le mie conoscenze, e penso che frequenterei per tutto il periodo di giugno, in modo tale che io possa avere tempo per divertirmi” o come Flavia del Mameli: “Per quanto riguarda i corsi, essendo facoltativi non li frequenterei ogni giorno. I corsi che mi piacerebbe fare sono uno sull’arte ed un altro sulla musica. Il periodo di frequentazione ideale sarebbe da giugno a luglio”.
Insomma, i ragazzi vogliono trovare il giusto compromesso tra apprendimento e divertimento, vogliono riposarsi ma recuperare le carenze causate dalla pandemia e dalla DAD. Alla fine saranno loro a decidere se partecipare o meno ma c'è addirittura chi, come Sofia del Mameli di Roma, ha dichiarato coraggiosamente: “Frequenterei corsi di Latino, Greco, poichè materie di indirizzo; Matematica e Fisica per potenziarle”.