Complici le nuove tendenze e le favolose location scelte per le sfilate, l’alta moda è tornata a far parlare di sé in tutta Europa e non solo. Gli stilisti non si sono lasciati intimorire dalla pandemia in corso e, anzi, l’hanno utilizzata come un pretesto per rendere le loro passerelle ancora più memorabili. Durante le settimane della moda più importanti dal nostro lato dell’Atlantico, le fashion week di Milano e Parigi, i designer dei brand più famosi di sempre si sono sfidati a colpi di look per decidere quale dei tanti trend si sarebbe imposto nella prossima stagione autunno-inverno.
Louis Vuitton al Louvre
A Parigi, Louis Vuitton ha portato in scena degli abbinamenti ispirati al periodo storico dell’illuminismo, mescolando tra loro diverse visioni del mondo e unendo tra loro il maschile e il femminile, così come l’estivo e l’invernale. Le modelle si sono avvicendate lungo le sale del Museo del Louvre sotto lo sguardo attento della Venere di Samotracia alle loro spalle. Un modo perfetto per rappresentare la città di Parigi, ma l’intento dello stilista non si ferma qua. Louis Vuitton, facendo sfilare le sue creazioni all’interno del Louvre ha voluto sottolineare l’importanza della cultura e di conseguenza denunciare la chiusura dei musei a causa della pandemia.
Dior a Versailles
La famosa maison non è stata la sola a fare una scelta di questo genere. Esattamente come Louis Vuitton, anche Dior ha deciso di utilizzare come passerella uno dei più famosi simboli della Francia: la Reggia di Versailles. Tra gli scintillanti lampadari in cristallo e la penombra del castello, le modelle hanno sfoggiato splendidi abiti ispirati al mondo delle favole. La Galleria degli Specchi ha fatto da sfondo alla reinterpretazione della fiaba della Bella e la Bestia proposta dalla casa di moda. La scelta della location non è stata casuale: il motore della storia originale è uno specchio e quale parte del palazzo avrebbe potuto rispecchiare meglio questo aspetto?
Balmain sulla Luna
In questi ultimi mesi tutti abbiamo sognato di poter vivere in una fiaba nella quale l’unica preoccupazione è quella di incontrare il principe azzurro. Tutti abbiamo sognato la libertà che a causa del virus ci è stata tolta. Balmain ha deciso di utilizzare come passerelle le ali di un aereo e le piste dell’aeroporto, concludendo la sfilata sulla Luna. Il concetto di libertà non deve avere limiti, così come non ne hanno il cielo, lo spazio, la creatività e i sogni. È in questo modo che il marchio ha scelto di rappresentare la libertà.
Louboutind in aereoporto
Un’idea simile l’ha avuta lo stilista Christian Louboutin. Il designer francese delle famose scarpe ha creato uno spot interamente girato all’interno di un aeroporto immaginario. Tra i corridoi possiamo incontrare assistenti di volo pronti a dare il benvenuto ai passeggeri sulla nuova Loubi Airways, un aereo che contiene tutte le novità della prossima stagione. Vediamo poi i viaggiatori affrontare i controlli di sicurezza insieme alle loro borse e zaini, tutti firmati Louboutin, mentre sfoggiano le loro scarpe dalla suola rossa. La curiosità del video è che lo stilista ha voluto darci una parvenza di normalità in tutti i suoi aspetti, compresi quelli più fastidiosi che non avremmo mai immaginato potessero mancarci così tanto.
Ferragamo in una piramide
Anche a Milano si è parlato di viaggi, destinazione il futuro. È il caso di Salvatore Ferragamo. Lo stilista italiano ci ha fatti imbarcare con lui verso un mondo nuovo, dove tutti sono i benvenuti. Al centro della passerella c’è una piramide in vetro che riflette la luce proveniente dall’esterno, illuminando così i vestiti futuristici che indossano le modelle. L’ingresso nel futuro è accompagnato dalle vedute spaziali che si scorgono dalla stanza e che ci fanno sperare che un giorno il mondo sarà un posto migliore.
Tod's e Scervino nelle ville
In vista di un futuro più prospero, altri stilisti ci hanno ricordato che esistono ancora un’infinità di luoghi bellissimi senza dover andare lontano. Tra di essi troviamo Tod’s ed Ermanno Scervino, la cui scelta della location è ricaduta per entrambi su una villa storica. Tra le stanze di Casa Corbellini-Wasserman e Palazzo Serbelloni si sono avvicendati rispettivamente look bon-ton in perfetto stile anni Cinquanta e capi elaborati dai colori neutri. Entrambe le splendide ville celebrano l’ambiente tipico della Milano borghese, esaltando le collezioni di entrambe le maison.
Valentino e MSGM a teatro
Anche Valentino e MSGM hanno scelto di sfilare in alcuni famosi ambienti milanesi, questa volta legati più alla cultura e all’arte che alla borghesia. Parliamo del Piccolo Teatro e del Teatro Manzoni, entrambi aperti per la prima volta dopo un anno intero. Valentino, unico stilista ad aver fatto una sfilata tradizionale, ha portato in passerella capi dal taglio deciso davanti ad un pubblico inesistente. Immagine molto forte quella di un teatro vuoto. Allo stesso modo, MSGM ha mostrato la nuova collezione dai colori sgargianti con un video girato «en reverse» per segnare una nuova partenza in cui i teatri vengono riaperti e gli spettacoli tornano a intrattenere un pubblico fisico.
La pandemia può aver fermato e cambiato il mondo che conoscevamo, ma questo non deve apparire come un ostacolo. Come hanno dimostrato i grandi stilisti impegnati nelle settimane della moda, questo può essere un trampolino di lancio per la creatività, l’inventiva e l’innovazione, un punto di partenza per il futuro.