Il 5 Aprile di 27 anni fa moriva Kurt Cobain, frontman dei Nirvana, il più popolare gruppo grunge degli anni ’90; ancora oggi circolano teorie che mettono in discussione il suo presunto suicidio. La mattina dell’8 Aprile del 1994 Kurt Cobain fu trovato senza vita nella sua casa a Seattle. Attorno al suo corpo furono rinvenuti: il fucile con il quale si sarebbe sparato, un astuccio con accessori per la somministrazione di droga, una scatola di proiettili e in cima ad una fioriera, la nota sul suicidio infilzata al centro da una penna.
Il presunto suicidio
Ma facciamo un passo indietro: mentre la sua vita professionale aveva raggiunto il culmine; la vita privata era destabilizzata sempre di più da droga, il rapporto conflittuale con la moglie, Courtney Love, e depressione. Cobain, infatti, iniziò a temere che l’improvviso successo riscontrato portasse alla strumentalizzazione della sua musica e questo lo precipitò in un malessere sia a livello emotivo che fisico. Il 18 Marzo, Love telefonò alla polizia temendo il suicidio del marito, che si era chiuso a chiave in una stanza armato di pistola. All’arrivo della polizia, Kurt assicurò di non aver tentato la morte, ma di aver voluto fuggire dalla moglie. La notte del 1 Aprile, Cobain scappò dall’ospedale in cui aveva accettato da poco di sottoporsi ad un programma di disintossicazione dalla droga, prese un aereo per Seattle, non comunicando a nessuno la sua decisione. Il 3 Aprile, Love incaricò l’investigatore privato Tom Grant di trovare il marito: fu lui il primo a diffidare della risoluzione del caso, che la polizia aveva archiviato in maniera avventata come un suicidio. Grant non si è mai rassegnato, ha persino creato un sito a sostegno della sua teoria, stilando una lista di contraddizioni che escluderebbero il suicidio e divulgando particolari fondamentali riguardo la scena del crimine e i rapporti di Cobain in quel periodo con la moglie, principale sospettata dell’investigatore. Nell’ultimo anno il matrimonio si era logorato e le liti e scenate erano diventate quotidiane. Kurt aveva espresso il desiderio di divorziare e di cambiare il testamento, lasciando tutto alla figlia.
Le contraddizioni
Riportiamo di seguito le contraddizioni messe in evidenza da Tom Grant:
- Le carte di credito: una delle carte di credito di Kurt era scomparsa quando il suo corpo è stato trovato; qualcuno stava tentando di utilizzarla, ma i tentativi si sono interrotti dopo il ritrovamento del cadavere.
- Le impronte: secondo i registri delle indagini, non c’erano impronte digitali leggibili sul fucile che Kurt avrebbe usato per porre fine alla sua vita, né sui proiettili che vi erano stati caricati.
- L'eroina nel corpo: l’investigatore Tom Grant sostenne che la quantità di eroina nel corpo di Kurt (1,52 mg per litro di sangue) fosse troppo alta per permettergli di riporre ordinatamente le siringhe e la droga e successivamente spararsi. Nonostante ciò, il medico legale affermò che la droga necessiti di circa 30/60 secondi per entrare in circolo, tempo in cui Kurt avrebbe potuto spararsi.
- La lettera: alcuni hanno interpretato il corpo della lettera come un addio unicamente ai Nirvana e alla musica, qualcosa che potrebbe aver programmato di trasmettere ai media nei giorni successivi.
Sono molte le teorie secondo cui la lettera d’addio di Kurt non sia autentica: è stato sostenuto da molti che la nota non menzioni affatto il suicidio fino alle ultime quattro righe, che la trasformano da un ipotetico addio alla musica ad un addio alla vita. Sono le stesse quattro righe che hanno suscitato sospetti riguardo la sua volontà di togliersi la vita, poiché ciò che le rende ancora più interessanti è che la scrittura sembra essere di una mano diversa. Inoltre, Rosemary Carroll, l’avvocato di Kurt, diede a Grant un foglio trovato in uno zaino che Courtney aveva dimenticato nella sua casa. Su questo foglio erano ben visibili dei tentativi di esercitarsi nell’imitare la scrittura di qualcuno.
Kurt Cobain non era adatto alla vita da star che lo stava pian piano spegnendo. La lettera di Kurt, per quanto possa essere interpretabili in diversi modi, mostra un uomo non più in grado di provare emozioni, un uomo sicuramente ferito e stanco. Purtroppo non sapremo mai se questo abbia influito su quello che è successo quel 5 Aprile 1994.