Mitomania e vanità oggi più che mai sono presenti in molti ambiti come la scrittura, la politica, le arti e la scienza. A causa degli eventi pandemici questi aspetti sono diventati ancora più evidenti, dove le persone possono elaborare scenari fittizi e poco probabili nella realtà virtuale. Il mitomane ha smania di protagonismo ed è mosso dalla possibilità di diventare fulcro per qualcosa o per qualcuno. Ma la sua percezione della realtà è totalmente distorta; infatti, si costruisce una rappresentazione virtuale in cui la propria figura è “esagerata” e il suo ego è “esaltato”.
Le caratterische della mitomania
Le caratteristiche del mitomane sono sempre le stesse: presunzione, senso di invincibilità, manipolazione della realtà, narcisismo, onnipotenza e idealizzazione di sé. Nel passato espressioni di mitomania sono state viste in alcuni atteggiamenti anche di scrittori famosi: ad esempio Gabriele D’Annunzio si autodichiarò “il paroliere più capace d’Italia”, anche se nel tempo si è dimostrato che non era l’unico scrittore capace di usare molte parole diverse nei testi. Anche nel romanzo di Matilde Serao “L’amante sciocca” si parla di una donna semplice che subisce la mitomania del marito scrittore.
La musica Trap
Ai giorni nostri, l’effetto dell’isolamento da pandemia ha fatto aumentare le forme di espressione mitomani: dalla musica, ai social media, forme di mitomania impazzano. Un inno al sé dove l’io smisurato dell’artista si manifesta è rappresentato dalla musica trap. Nei testi della trap un “io” lussuoso, dominante, opulento e strafatto si rivolge ad un “tu” che al contrario subisce ed è umiliato. I testi di questa musica pongono chi ascolta in una posizione di inferiorità in cui si è invidiosi, poiché non si potrà mai raggiungere il modello di vita raccontato. Dietro ad un modello apparentemente “vincente” al quali i giovani vogliono aderire, si nasconde un comportamento nocivo e distorto, dove i valori sono i soldi, il sesso, la droga e la disuguaglianza sociale.
I social media
Anche sui social media hanno vita facile i mitomani, in quanto il loro ego viene misurato dai follower e dai like, senza un talento riconosciuto. La notorietà sul web viene dall’essere notati e per questo le persone tendono ad esagerare nel mostrare la propria vita, facendo diventare tutto “pubblico”. Il pubblico a cui ci si rivolge è virtuale e per questo si tende a coinvolgerlo accorciando le distanze consentendo l’assoluta accessibilità alle notizie private. Questo aspetto ha come conseguenza una dipendenza dai like che rappresentano il peso dei consensi. Una app molto usata che ha come valuta i like e i follower, per far fronte a questo problema ha posto una modalità dove solo chi “posta” notizie, foto, video ed altro può vedere il numero dei propri like.
L'influenza della società
Ancora non si conoscono tutti gli effetti sulla personalità della nuova mitomania, tuttavia le condizioni sociali di oggi, in cui ci sono molte incertezze, rappresentano una strada preferenziale per lo sviluppo di tale comportamento, che corrisponde a disturbi, in crescita esponenziale. Questo perché aumenta la vulnerabilità e cresce il bisogno delle persone fragili di darsi importanza, costruendo un'immagine fantasticata. Questo vuol dire che, come soluzione estrema, le persone cercano conferme e sostegno alla loro identità insicura. Quindi l’Io dice e pensa di essere grande, ma dietro alla mitomania si nasconde una fragilità della personalità che è anche espressione della fragilità di un'intera società.