Elon Musk, nato in Sudafrica e naturalizzato statunitense, è da considerare non solo come uno dei più grandi imprenditori passati alla storia, ma anche come un uomo dalla mente rivoluzionaria. Sin dall’infanzia si conferma un prodigio della programmazione riuscendo a vendere a 12 anni per 500 USD il suo primo progetto videoludico, Blastar. All’età di 24 anni, dopo aver ottenuto in Pennsylvania un Bachelor of Arts in economia e un Bachelor of Science in fisica, si trasferisce in California per iniziare un dottorato in fisica applicata, ma decide di ritirarsi poco dopo per dedicarsi a progetti legati al mondo dell’internet, dell’energia rinnovabile e dell’esplorazione dello spazio.
Verso la fine degli anni Novanta svolge un ruolo fondamentale di co-fondatore nell’azienda Zip2, un’azienda di software web, e soprattutto PayPal, compagnia di servizi finanziari online. Proprio grazie all’acquisto di quest’ultima nel 2002 da parte di eBay per una cifra vicina al miliardo e mezzo di dollari riesce a guadagnare non solo una grande somma di denaro, ma anche moltissima fama. Con il ricavato della vendita co-fonda negli anni seguenti Tesla, SpaceX, Neuralink e The Boring Company: queste aziende, nel complesso, permettono all’imprenditore sudafricano di accumulare nel 2021 un patrimonio personale di circa 175 miliardi USD, superando magnati del business dal calibro di Bill Gates e Mark Zuckerberg nella classifica degli uomini più ricchi del pianeta.
Innovazione, futuro e mezzi di trasporto
Sin dall’inizio della sua carriera la parola d’ordine per il successo è stata una: innovazione. È innegabile come abbia rivoluzionato e portato innovazione in diversi ambiti, partendo da quello automobilistico con Tesla, fino ad arrivare a quello spaziale con SpaceX. Ormai ad una visione del mondo nel futuro non si può non associare la figura di Elon Musk: spesso capita di chiedersi come saranno le città tra cinquant'anni, come si evolveranno i mezzi di trasporto o se la vita si sposterà su altri pianeti. Il dilemma quando ci si pone queste domande è quello di riuscire a dare una risposta corretta, siccome il futuro raramente si può prevedere. L’unica maniera per cercare di risolvere i possibili problemi futuri è quella di provare ad arginarli nei decenni precedenti: prendendo come esempio il caso dell’inquinamento, Musk già nel 2003, con la fondazione di Tesla, si era posto come obiettivo quello di accelerare l’avvento dei veicoli elettrici, permettendo così una grande riduzione di emissioni di sostanze inquinanti e una rilevante diminuzione del rumore prodotto dal comune motore a combustione interna. Indubbiamente il processo di conversione dai veicoli a benzina a quelli elettrici impiegherà svariati anni, forse decenni, ma contribuirà parzialmente e contribuisce tutt’ora alla risoluzione del problema dell’inquinamento atmosferico e acustico. I suoi piani però non si fermano certo qui: Musk ha intenzione di rivoluzionare i mezzi di trasporto non solo tramite le autovetture elettriche targate Tesla, ma anche tramite la costruzione di rete di tunnel sotterranei per ridurre il traffico nei centri urbani. La realizzazione di questa rete di tunnel, affidata all’azienda The Boring Company, non è solo fantascienza: essa, infatti, ha dei piani approvati in diverse aree degli Stati Uniti come Los Angeles e Las Vegas. Proprio nel 2021 a Las Vegas sarà completato uno dei primi progetti, la creazione di un sistema di visitatori del Las Vegas Convention Center, con una probabile espansione futura che si estenderà fino all’aeroporto internazionale di Las Vegas-McCarran.
Il piano Marte
Il più incredibile progetto al quale sta lavorando Elon Musk, superando forse addirittura Tesla e The Boring Company, è quello relativo all’azienda aerospaziale SpaceX, che permetterebbe entro 50 anni la colonizzazione del pianeta Marte. Nel 2017, al Congresso astronautico internazionale di Guadalajara, ha evidenziato come sia necessario che il genere umano si evolva diventando una specie multi-planetaria: egli ha dichiarato che il pianeta adatto per questo progetto è proprio Marte. Per creare delle condizioni di vita simili a quelle della Terra ha optato per un possibile bombardamento di Marte, originando così lo scioglimento delle calotte polari per causare l’emissione di grandi quantità di anidride carbonica. Questo processo consentirebbe una sorta di effetto serra che innalzerebbe la temperatura e la pressione dell’aria. A ottobre 2019 ha presentato per la prima volta il concept dello Starship, un razzo in acciaio inossidabile alto più di 50 metri e largo più di 9 di diametro che condurrà gli uomini sul pianeta rosso. Nonostante le alte aspettative, i test effettuati fino ad oggi non hanno mostrato risultati consistenti. In uno degli ultimi test svolti, infatti, il razzo Starship SN10 si è schiantato a terra dopo essere riuscito inizialmente ad atterrare: si tratta del terzo test fallito con una esplosione. Tuttavia, il CEO di SpaceX si ritiene fiducioso e ottimista assicurando che entro massimo quattro o cinque anni sarà possibile osservare l’inizio della colonizzazione del pianeta.