Oggi ci ritroviamo in una società in cui l’odio e la cattiveria sono onnipresenti e dove le forme del corpo sono spesso utilizzate come armi. Frecciatine e battute che mirano a distruggere le persone, accusandole di avere presunti chili “di troppo”, vengono tutti racchiusi nel cosiddetto fenomeno del “body shaming”. In particolare si tratta di preconcetti riguardo al fisico, al modo di presentarsi, vestirsi e truccarsi.
Le conseguenze di ciò si manifestano attraverso lo straniamento nel vedere una persona uscire dagli schemi, provocando l’esclusione del “diverso”. Gli stereotipi fisici sono molto spesso dovuti alle tendenze della moda che ci vengono proposti. Un esempio potrebbero essere le pubblicità di intimo o i post delle modelle su Instagram; quante volte abbiamo pensato “magari avessi il suo fisico!”.
Perfetti a modo proprio
Tuttavia il fisico perfetto non esiste. Ognuno può avere le giuste misure in proporzione al proprio corpo, forme più voluminose oppure no: insomma, si può essere perfetti a modo proprio. Nella società in cui viviamo il body shaming colpisce troppo spesso e riesce quasi sempre nel suo intento, a causa di una scarsa autostima molto diffusa. Bisogna scagliarsi contro gli sterotipi e questi atteggiamenti che distruggono la vita di moltissime persone, e per farlo bisogna amare se stessi più di chiunque altro.
E come diceva Simone Beaviour: "Perdere fiducia nel proprio corpo significa perdere fiducia in se stessi".
Un incubo per il 48% delle donne
Secondo diverse ricerche la maggior parte degli episodi di body shaming avvengono nei confronti delle donne, per le quali le offese vengono accompagnante da commenti sessisti. Per evidenziare ancora di più questo fenomeno basta analizzare le ricerche a riguardo: uno studio di Nutrimente Onlus, che ha coinvolto un campione di 4mila italiani - uomini e donne dai 18 ai 55 anni - ha dimostrato che il 48% delle donne viene colpito dal body shaming, soprattutto in periodi “delicati” come l’estate, in cui è più frequente mostrare il proprio fisico.
Non è solo l’Italia ad essere colpita da questo fenomeno. Alle Olimpiadi di Rio nel 2016, parecchi cronisti televisivi non hanno risparmiato giudizi e affermazioni spregevoli riguardo il corpo delle atlete: la ginnasta messicana Alexa Moreno è stata definita infatti troppo grassa e paragonata a Peppa Pig.
Quale parte del corpo viene mirata maggiormente e dunque colpita di più dal body shaming? Al primo posto ci sono le gambe, seguite dalla pancia e dal fondoschiena.