La Prima ministra della Nuova Zelanda, Jacinda Ardern, ha offerto ben 25 milioni di dollari nelle scuole affinché tutte le studentesse potessero usufruire di beni necessari come gli assorbenti ed i medicinali per i dolori mestruali, garantendo così l’igiene mestruale e la salute. Finalmente abbiamo un altro Paese che combatte per questa causa. In tutto il mondo soltanto la Scozia dà assorbenti gratis a tutte le donne (dal novembre del 2020) e adesso anche la Nuova Zelanda si è messa all’opera. La scelta di dare assorbenti nelle scuole è partita dopo che alcune statistiche hanno rilevato che molte studentesse, durante il periodo mestruale, scelgano di non andare a scuola perché non possono permettersi di comprare gli assorbenti. Questo perché viviamo in una società che affonda ancora le proprie radici in un sistema patriarcale. Tale problema esiste sin dall’antichità, proprio perché le donne sono sempre state viste come esseri imperfetti e le mestruazioni sarebbero dunque il frutto di tale imperfezione. Basti pensare al filosofo Aristotele, il quale affermava che la donna era difettosa, in quanto, a differenza dell'uomo, non trasformava il sangue in seme perchè lo trasformava nelle mestruazioni. Oggi la situazione non è molto diversa, anche se sono passati secoli. Rendere gratis gli assorbenti sarebbe il segnale definitivo che finalmente le donne sono viste per quello che sono: esseri umani non difettosi. Pensate che non sia così?
Allora perché sei anni fa su Instagram è stata censurata la foto in copertina riguardante le mestruazioni?
La foto era stata pubblicata dalla poetessa, scrittrice e illustratrice Rapi Kaur, la quale si era fotografata con il pantalone e le lenzuola sporche di sangue. Se le mestruazioni non fossero ancora viste come un tabù la foto in questione non avrebbe sicuramente suscitato un tale scalpore e Instagram non l’avrebbe di certo censurata. Tutto questo perché la foto è stata segnalata da numerosissimi account ritenendo il contenuto “inappropriato”. Ergo, ciò che è scandaloso non è la foto, che riporta una situazione normale in cui tutte le donne, una volta al mese, si ritrovano ad affrontare; ma bensì la reazione alla foto.
Perchè allora gli assorbenti costano così tanto?
Dunque, quello che ci si dovrebbe chiedere è: se le mestruazioni sono una realtà a cui una donna non può venir meno, allora perché gli assorbenti sono venduti ad un prezzo così alto? Perché le donne devono spendere in media al mese circa 10 euro per due pacchi di assorbenti che in un anno sono circa 110 euro? Tutto questo perché gli uomini pensano che le mestruazioni, dato che le hanno solo le donne, è un problema loro. Come se fosse una colpa. In Italia, la Camera ha affermato che ci sono opzioni più economiche rispetto agli assorbenti e che quindi se si vogliono usare gli assorbenti, si devono utilizzare più soldi. È come se si stesse parlando di comprare un vestito più economico o uno più caro. La maggior parte delle persone considera ancora l’uso degli assorbenti come qualcosa di superficiale. Però se per strada ci fossero ragazze con i vestiti sporchi di sangue per via delle mestruazioni, sarebbero etichettate come delle persone deplorevoli. Insomma, alla fine a rimetterci è sempre la donna.
C’è chi osa dire che le donne hanno raggiunto gli stessi diritti degli uomini...
Tutto questo ci fa capire che non è affatto così. E quindi, dato che gli assorbenti non vengono ritenuti come una necessità bensì come “un bene di lusso” sono presenti delle tassazioni molto alte su di essi. In Italia, così come in Svezia e in Germania, le tassazioni arrivano al 22%. Anche nel Regno Unito gli assorbenti sono visti come beni di lusso e il 10% delle ragazze in età adolescenziale non può nemmeno permettersi di comprarli. L’Iva sugli assorbenti in Portogallo, Olanda, Francia e Belgio è fra il 5 e il 7% mentre in Polonia, Slovenia, Austria, Estonia, Slovacchia e Spagna è del 10%. In Germania la tassazione è diminuita. In Canada la tassa sugli assorbenti e sulle coppette mestruali è stata eliminata; in Australia gli assorbenti sono riconosciuti come beni di prima necessità. Speriamo che, in un futuro non troppo lontano, così come hanno fatto la Scozia e la Nuova Zelanda, tutti gli altri Paesi possano dare assorbenti gratis, o quanto meno togliere le tassazioni così alte.