La scuola elementare è il luogo dove il bambino o la bambina iniziano ad addentrarsi nella società, un luogo dove bisognerebbe prestare molta attenzione a ciò che si insegna e agli ideali con cui far crescere i bambini e le bambine, che diventeranno uomini e donne. Ma ultimamente sono proprio i libri di scuola elementare che fanno scaturire polemica.
Stereoptipi di genere
“La mamma deve fare le pulizie, il papà deve andare a lavoro”, ogni mese spuntano decine di stereotipi di genere come questo all’interno dei libri di testo dedicati ai bambini, soprattutto delle elementari ma anche delle scuole medie, un luogo comune che inquadra e divide uomini e donne, descrivendo i primi come lavoratori e guidatori, mentre le seconde solo come madri e domestiche. Negli ultimi mesi questo è un tema all’ordine del giorno, che periodicamente fa scaturire polemiche. Uno degli esercizi più comuni proposti ai più piccoli è quello dei “ruoli in famiglia”, un esercizio del libro “La Nave dei Sogni” che invita i bambini a scegliere chi tra la mamma, il papà e i figli debba svolgere alcuni ruoli come: “fare le pulizie”, “ubbidire”, “collaborare”, “andare a lavoro”, “fare la spesa”, “proibire”, “cucinare” e molti altri ancora.
Le reazioni
Sono molti i post esterrefatti dal contenuto di questi libri: “Siamo nel 2021… E c’è gente che dice che non esistono più gli stereotipi” scrive una lettrice su Facebook. Ma c’è anche chi difende l’esercizio in questione, definendolo “aperto a più possibilità, dunque ogni bambino può associare liberamente un componente della famiglia a un ruolo senza schemi predefiniti”. La casa editrice stessa riconosce: "Concordiamo sul fatto che esercizi come questo possano rivelarsi strumenti preziosi per affrontare le tematiche di genere nelle mani di insegnanti attenti e attente. Anche se purtroppo non sempre è così". Ma questo episodio non è isolato, è trapelata anche un’immagine da un altro libro, “la tombola delle frasi”, dove le illustrazioni non lasciano dubbi: la mamma stira i panni, lava i piatti, spazza a terra e prepara la torta; il papà lava la macchina, guida e legge il giornale seduto su una poltrona.” Una commentatrice scrive “da ritirare”, un’altra “deprimente nel 2021”, “qui siamo negli anni ’50 proprio” scrive un lettore. Anche in questo caso è arrivata la risposta della casa editrice che si scusa e spiega: "Quel contenuto non è appropriato perché contiene rappresentazioni stereotipate. È uscito nel 2014 e ora che stiamo pubblicando le nuove edizioni del nostro catalogo presteremo di certo attenzione a correggerne i contenuti".