Il Covid-19 ha profondamente mutato la vita di tutti, sotto moltissimi aspetti. La situazione difficile e pesante che stiamo vivendo e affrontando con difficoltà ha sicuramente un impatto molto forte sul fattore psicologico di ognuno. In particolare, la categoria maggiormente colpita dal fenomeno psicopatologico della depressione è quella dei giovani.
Tasso di suicidi
Tutti gli studi scientifici mettono in evidenza come dopo ogni epidemia il numero di suicidi si alzi nettamente. Ad esempio i dati relativi all’epidemia di SARS del 2003 rivelano l’aumento del 30% di suicidi tra le persone ultra sessantenni. E, se nel 2019 il tasso suicidario si è abbassato profondamente (del 16% per gli uomini e del 20% per le donne), con l’emergenza sanitaria dell’ultimo anno questa linea ha effettuato un’ascesa; ma nonostante questo la popolazione dimostra una complessiva resilienza, infatti cerca di adattarsi alle situazioni con i mezzi a disposizione.
Ansia e adolescenza
Gli adolescenti hanno, in una considerazione generale, dimostrato maggiore stress e ansia, effetti dovuti sicuramente ai periodi di lockdown che hanno causato una considerabile diminuzione di contatto umano. Tra i 15 e i 24 anni ogni persona ha la necessità di sentirsi apprezzata dai pari, di vivere esperienze uniche e indimenticabili, di sfogare il proprio io all’interno della società per cui in questa situazione di emergenza si rischia che venga sviluppata una sorta di indifferenza verso la vita sociale esterna alla propria zona di comfort. Inoltre è il periodo della vita in cui il cervello riceve più stimoli. La noia e la solitudine hanno caratterizzato la vita dei giovani in questo ultimo anno, la DAD (nonostante sia un ottimo mezzo di istruzione) ha causato un’incredibile diminuzione di comunicazione.
Come reagire
Sarebbe giusto e doveroso affrontare questa difficoltà senza essere dominati da intolleranza, impazienza e aggressività, cercando di rimanere positivi e continuando a compiere le attività quotidiane, rispettando le regole, in modo sereno e controllato. Non dovrebbe mancare una giusta alimentazione e l’attività fisica. La condizione di solitudine che abbiamo affrontato e che stiamo cercando di superare con la campagna di vaccinazione non andrebbe vissuta con atteggiamenti negativi o dannosi per la nostra salute (mentale e fisica) al contrario utilizzando la tecnologia, che è a nostra disposizione in ogni momento, si possono mantenere i rapporti di amicizia e di scambio, anche se in forma virtuale.
Il futuro
Il peso che ci lascerà sulle spalle tutta questa tremenda situazione non sarà facile da smaltire: l’ansia l’affanno, la pressione da parte del governo, e i morti di quest’anno resteranno una ferita dolorante per moltissimo tempo. La pandemia di Covid-19 è stata classificata come psicopandemia, perché come è stato specificato non limita solamente le condizioni fisiche ma la psiche di ognuno durante questi mesi è stata estremamente coinvolta e messa alla prova. 1008 cittadini americani, nella fascia tra i 18 e i 36 anni, hanno compilato un questionario riguardante i sintomi di una qualche forma di depressione, i dati resi pubblici testimoniano che questi sintomi si verificavano nell’80% dei partecipanti a questo sondaggio sociale. È stato inoltre stimato un netto aumento nelle richieste di aiuto psicologico.