"E ora, miei adorati, imparerete di nuovo a pensare con la vostra testa, imparerete ad assaporare parole e linguaggio.Qualunque cosa si dica in giro, parole e idee possono cambiare il mondo. Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino. Noi leggiamo e scriviamo poesie, perchè siamo membri della razza umana. E la razza umana è piena di passione. Medicina, legge, economia, ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento. Ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l’amore, sono queste le cose che ci tengono in vita” le parole pronunciate dal professor Keating, interpretato da Robin Williams, ai suoi alunni, nel film L'attimo fuggente mai come ora sembrano essere così appropriate e sembra arrivato il momento di assaporarne il profondo significato. Ieri si è tenuta la cerimonia d'insediamento di Joe Biden, che con il suo giuramento è diventato il 46esimo presidente degli Stati Uniti d'America. Non si parla d'altro, ma ad attirare l'attenzione, tra i tanti eventi dell'Inauguration Day, è stato soprattutto il discorso di Amanda Gorman, giovane poetessa afroamericana. Le sue parole stanno facendo il giro del web, riscontrando appovazione e ammirazione.
Chi è Amanda Gorman?
"Ragazzina magra afroamericana cresciuta da una mamma single che sognava un giorno di diventare presidente e oggi recita all'insediamento di un presidente" così si è definita Amanda Gorman. Nata in Germania, ha 22 anni ed è cresciuta da madre single, insegnante, a Los Angeles. Ha iniziato a scrivere poesie per superare un difetto di pronuncia, all'età di 16 anni è stata nominata Youth Poet Laureate di Los Angeles, pochi anni dopo ha conseguito una laurea in Sociologia con lode ad Harvard, ed è la prima persona ad aver ottenuto il titolo di National Youth Poet Laureate. È un'attivista, si concentra su questioni di oppressione, femminismo, razza ed emarginazione, così come sulla diaspora africana. È la sesta poetessa a prendere parte a una cerimonia di insediamento e la più giovane in assoluto. A volerla alla cerimonia, Jill Biden, dopo aver sentito i suoi versi in un recita al Congresso.
"The Hill We Climb"
Dopo il giuramento del Presidente ha letto i suoi versi "The Hill We Climb", La Collina che Saliamo, che ha finito di scrivere dopo le violenze del 6 gennaio a Capitol Hill. La sua poesia invoca l'unità nazionale in un periodo senza precedenti di malattie, morti e divisione politica. Nella ricerca per il suo lavoro, Gorman ha tratto ispirazione dai discorsi di Abraham Lincoln e del reverendo Martin Luther King Jr. I suoi versi, con andamento rap, hanno incantato i presenti e tutti coloro che hanno assistito alla cerimonia da casa.
"Essere americani è più di un orgoglio che ereditiamo; è il passato in cui entriamo e come lo ripariamo." ha dichiarato "Anche quando abbiamo sofferto siamo cresciuti, anche quando ci siamo feriti abbiamo sperato e quando ci siamo stancati, ci abbiamo provato. Non ci faremo spingere indietro o piegare dalle intimidazioni perché sappiamo che la nostra inazione e la nostra inerzia diventeranno il futuro".
"Alziamo lo sguardo non su ciò che ci separa, ma su ciò che ci sta davanti (...) Ricostruiremo, ci riconcilieremo e ci riprenderemo." "Ci sarà sempre una luce se avremo il coraggio di riconoscerla, se avremo il coraggio di incarnarla".
Parole forti ed emozionanti, che tutti in questo momento avevamo bisogno di sentirci dire. Un messaggio di positività e ispirazione che ha segnato un passo importante, dimostrando, ancora una volta, che i giovani sono il futuro.